
My Ego Is Better Than Yours degli Edna Frau è un debutto straordinario, un coacervo di emozioni fortissime, un singolare dipinto dei nostri giorni pennellato con i colori della riflessione.

She è il nuovo lavoro dei Sorry, Heels. Il duo si accosta ad un sound più elettronico, costantemente in bilico tra atmosfere darkwave, deflagrazioni shoegaze, intuizioni EMB e dream pop.

You, Nothing: i quattro giovani shoegazers mettono in mostra una freschezza e un impatto emozionale e cromatico decisamente efficace.

L’album di debutto di Taff, Beat –Pocalypse, racconta la distanza nei rapporti interpersonali come barriera insuperabile, ma anche comfort zone dove ritrovare se stessi.

Un tributo imperdibile a Guagno e Mirko, musicisti pesaresi mancati nel 2020. Il meglio della scena indipendente della cittadina marchigiana. Un must! Ne parliamo con Leonardo D'Elia della Black Marmalade.

L'esordio omonimo dei Blocco 24 si muove tra la new wave più illuminata, il cantautorato colto e l'elettronica, il tutto con liriche profonde e terribilmente inquiete.

Menhir è l'esordio tra post-punk e cold wave dei Nul Telexes: un disco gonfio di suggestioni emotive fortissime consigliato alle anime in transito in cerca di sé stesse.

A quasi due anni di distanza dal precedente lavoro, gli scozzesi The Twilight Sad tornano con Òran Mór 2020, un full lenght dai colori tenui e pacati.

Dopo otto lunghi anni di silenzio discografico, tornano I Like Trains con Kompromat, un full lenght sorprendente e pieno zeppo di denunce politico-sociali.

I siciliani Underzone ci teletrasportano all'inizio degli anni '80, nell'epoca d'oro della new wave e dell'esuberanza istintiva del post-punk.

Benvenuti nel mondo noir di Bambara: Stray pullula di emarginati, amanti febbrili e criminali da quattro soldi, che vi turberanno il sonno.

Sembra incredibile che Here Lies, il nuovo album dei Astari Nite, sia stato concepito a Miami. A dispetto del titolo non ci sono bugie in questo disco che scorre perfettamente bilanciato tra brume di sofferenza, temporali di smarrimento e cirri fibrosi carichi di esili speranze.

Subtle è l'opera prima degli Hallows, duo di derivazione darkwave/synthwave/post-punk che ha pubblicato cinque tracce di effimera bellezza, martellanti e claustrofobiche.

Songs for sad and angry people dei Partinico Rose si muove in territori decisamente dark wave e post punk, un rock cupo e paludoso che fa ben sperare per la band di Ragusa.

Dogrel dei Fontaines D.C. è uno degli album più belli in assoluto non solo del 2019, ma degli ultimi anni. Imperdibile per chi segue il post punk.