Respira è il disco di debutto di Ugo Fagioli: un concept album, un progetto in cui la componente cinematografica gioca un ruolo essenziale quanto quella musicale.
Quello dei Frana è un'idea di post-punk contagiato da un'epidemia di sostanze soniche noise, hardcore e post-rock. Disastersss è un disco dai suoni diretti, verticali, ruvidi, aspri, vitrei, nevrotici e anfetaminici, granitici e sulfurei.
Il Salento non è solo mare e spiagge, ma anche musica e alla lunga lista di autori di questa terra si aggiunge Innocente col suo album d'esordio - Io Sono - che sposta l'asticella dell'indie pop italiano.
Attraverso una distesa sconfinata di ritmiche e sonorità malinconiche ed energiche, i La Jacquerie si gettano nel mare fluido e denso della neo-psichedelia sviscerando contenuti che inneggiano all'indipendenza.
Una sferzata in faccia. Un pugno piazzato in pieno volto. Rabbioso e senza via d’uscita. Tutto questo è l’ep Orso realizzato da Il Vile, quartetto italiano, che non lascia spazio a dubbi.
Marco Nicolini, oltre a essere un artista a tutto tondo, è l’anima di questo progetto a nome Amplifier. Gioia Vuota è un disco particolare che va ascoltato lentamente e con grande attenzione.
Il nuovo lavoro degli Yo Yo Mundi è un atto rivoluzionario di grandissima poesia, armonioso e di grande sensibilità con la speranza di uscirne migliori, insieme.
Dietro al monicker Hola La Poyana si nasconde il nome dell’artista sardo Raffaele Baldas. Il suo secondo lavoro, A Long Cold Summer, trasuda blues da tutti i pori.
I romani Il Pretesto debuttano con un concept album che mette in luce il caos della vita quotidiana e, di conseguenza, quello della mente. Alla ricerca di una via di fuga per uscirne indenni.