Kibeho degli Iqonde è una grandine di suoni math rock, al cui interno s'alternano ritmiche serrate, beat granitici, distorsioni dissonanti e atmosfere dilatate.
Ocean di Andrea Mainini è un disco strumentale di puro post rock, con connotati blues che non mancano e atmosfere molto da colonna sonora anni 70 (film polizieschi, tanto per essere chiari).
Gli Hope At The Bus Stop con And A Thousand Other Things fanno la spola tra i solchi delle radici folk-rock, i sentieri introspettivi e bucolici dell'alt-rock statunitense contemporaneo e la musica West Coast anni '70.
I Duocane sono un duo che arriva direttamente dalla Puglia e che è alla sua seconda fatica, Sudditi. I ragazzi hanno assimilato bene tutto quello che arrivava dall’ovest americano: stoner, hardcore e post rock.
Quello dei Frana è un'idea di post-punk contagiato da un'epidemia di sostanze soniche noise, hardcore e post-rock. Disastersss è un disco dai suoni diretti, verticali, ruvidi, aspri, vitrei, nevrotici e anfetaminici, granitici e sulfurei.
Attraverso una distesa sconfinata di ritmiche e sonorità malinconiche ed energiche, i La Jacquerie si gettano nel mare fluido e denso della neo-psichedelia sviscerando contenuti che inneggiano all'indipendenza.
La snervante attesa della vita sferzata dalle mareggiate dell’incertezza: l’esordio dei Laika Flee viaggia su onde sonore emotive di grande impatto alt rock.
Il gusto per i suoni, la ricerca delle melodie, la voglia di andare a creare delle atmosfere viaggianti e sognanti sono gli ingredienti che i Northway mettono sul piatto del loro The Hovering, senza mai annoiare.
Vic Petrella ha dato alla luce il suo primo disco, l’EP Sperimentalist: è un lavoro sperimentale in cui si fondono alla perfezione le contaminazioni della musica elettronica con il post-rock.
Dopo otto lunghi anni di silenzio discografico, tornano I Like Trains con Kompromat, un full lenght sorprendente e pieno zeppo di denunce politico-sociali.
I Plight Radio sono un ottimo trio livornese. Con When Everything Burns Within il post rock si fonde con delle atmosfere dilatate ed oniriche.
Lost Desires di Prelude to Desire è un insieme di colori, visioni, emozioni mescolate a paesaggi incantati e terre desolate. È la luce, ma allo stesso tempo l’oscurità, un caldo abbraccio ma anche un gelido addio.
Benvenuti nel mondo noir di Bambara: Stray pullula di emarginati, amanti febbrili e criminali da quattro soldi, che vi turberanno il sonno.
Quello dei She Likes Winter è uno sguardo riservato, patinato, malinconico e sognante che si affaccia timidamente su un presente sfuggevole ed evapora delicatamente attraverso quelle goccioline che si formano d'inverno sui vetri delle finestre.
Non è per nulla un disco semplice questo Esoisterico dei Piumolesto, duo mantovano electro-post-rock strumentale.