Northway: la recensione di The Hovering

Il gusto per i suoni, la ricerca delle melodie, la voglia di andare a creare delle atmosfere viaggianti e sognanti sono gli ingredienti che i Northway mettono sul piatto del loro The Hovering, senza mai annoiare.

Northway

The Hovering

(I Dischi del Minollo)

post-rock

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Northway recensione The Hovering Il post-rock è un genere che riporta con il pensiero al prog. Se è vero che ci si trova dinnanzi a due mondi completamente diversi e paralleli, è altrettanto innegabile che i musicisti che si approcciano a questi due generi hanno nel loro DNA l’amore per la ricerca ed il piacere di suonare e, soprattutto sperimentare.

Certamente il rischio di sconfinare in un onanismo fine a se stesso rende alcuni lavori decisamente pesanti e poco interessanti e il prodotto di nicchia, in alcuni casi, degenera in un vero e proprio esercizio di maniera. In tutto questo, fortunatamente, gli italiani Northway non cadono.

The Hovering, disco che doveva uscire in primavera salvo essere poi rimandato in autunno per i noti motivi, è un lavoro molto piacevole nel quale tutto ha un senso.

Il gusto per i suoni, la ricerca delle melodie, la voglia di andare a creare delle atmosfere viaggianti e sognanti sono gli ingredienti che i Northway mettono sul piatto, senza mai annoiare.

Ad essere sinceri un disco di questa fattezza può essere rilassante, sia se lo si ascolta in macchina durante un lungo viaggio e sia se lo si voglia analizzare con le cuffie piantate saldamente nelle orecchie.

Se tutti i lavori post rock fossero suonati con questa cura dei particolari e classe negli arrangiamenti, sarebbe un bene per la collettività.

Per ora accontentiamoci dei nostrani Northway che, davvero, hanno tutte le carte in regola per poter cavalcare un futuro che appare roseo all’orizzonte.

I Northway su BandCamp: https://northwaytheband.bandcamp.com/

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Francesco Brunale
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