Con Monochromatic i Milano 84 tengono viva la formula creativa, malinconica e retrofuturista della cosiddetta italo-disco anni '80, l'idea godereccia dei giovani yuppies e l'edonismo glamour della famosa "Milano da bere".
Il polistrumentista carioca Rodrigo Amarante con Drama dà continuità al suo elegante, sentimentale, nostalgico, malinconico, onirico e multiforme perimetro poetico e sonoro.
Il nuovo capitolo degli Spaghetti Wrestlers si materializza mediante sonorità garage rock, melodiche sferzate rockabilly, rock 'n' roll primitivo alla Ramones e intensi momenti di easy weird punk.
Il cantautore polistrumentista partenopeo Stefano De Stefano, aka An Early Bird, continua ad affinare il suo percorso di ricerca identitaria e maturità cantautorale, nella convivenza tra musica acustica ed elettronica.
Departure Tapes si sviluppa all'interno di un impressionismo elettronico dai contorni sfuggenti, riflettendo la personalità introspettiva di Giancarlo Erra e immergendosi lentamente in un’atmosfera onirica, malinconica e spirituale.
Con questo nuovo capitolo discografico, gli Zement si proiettano alla volta di scenari sconosciuti, multiformi e retrofuturibili, pur mantenendo intatto il proprio background di matrice krautrock.
I Rædsel raccolgono la sensibilità stilistica del progressive rock, il dinamismo impetuoso e percussivo del post-metal, la psichedelia trance dello space rock e l'elettronica lounge-ambient di Brian Eno.
In Passi Piccolissimi, Angelae mescola canzone d'autore ed atmosfere R&B e soul a linee vocali armoniche, beat funkeggianti e derive etniche ed esotiche.
Quello dei Lazzaretto è un primo volume sostenuto da ritmiche rallentate, riflessive, ovattate, distorte e disincantate di rimando synth-wave, retro-wave e sad-wave.
Sdeng per gli Altre di B è il riflesso di un cambiamento che ricalibra l'ago della bussola emotiva del collettivo emiliano e conferisce continuità e contaminazione al suo spartito sonoro.
Svegliaginevra nel suo album d'esordio cerca di mettersi a nudo, mostrando le emozioni che circondano il suo perimetro sentimentale e le esperienze accumulate nel tempo.
You, Nothing: i quattro giovani shoegazers mettono in mostra una freschezza e un impatto emozionale e cromatico decisamente efficace.
Quello di Anamorfosi degli Alan+ è un impervio viaggio introspettivo che si fa soundtrack dell'alienazione urbana, nel tentativo di porre l'accento sull'anatomia etologica della società contemporanea.
Lo spartito compositivo dei Big Sea si costituisce come un mix istintivo di contaminazioni anglofone, dalle quali emerge tutta l'urgenza espressiva del collettivo felsineo.
La seconda mini-opera dei grifoni Demagó si proietta a piè pari nel vecchio canovaccio alternative rock italiano degli anni '90, a cui s'aggiungono percorsi sonori emo-power.