Al loro nono album, i The National di The First Two Pages of Frankenstein trovano nuova linfa vitale nella loro solita fitta nebbia, ma stavolta in lontananza s'intravede una luce.
Quello dei La Collera è un frizzante power rock radiofonico che sa di nostalgico viaggio a ritroso negli anni '90 e nei primi anni zero dell'alternative rock tricolore e di quel sound a tinte brit-pop.
Arrivano al terzo lavoro gli Shame: Food For Worms non delude le aspettative, pur mutando il loro sound che vira verso un indie contemporaneo meno contaminato dal post-punk.
Manuel Agnelli debutta come solista: una notizia che crea aspettative e preoccupazione al contempo. Ma Ama il Prossimo Tuo Come Te Stesso è la perfetta emanazione della natura intrinseca di questo artista.
Il settimo album in studio degli Interpol è destinato a dividere i fan, ma anche a conquistare chi avrà la costanza di andare oltre il primo ascolto.
Un debut album potente, malinconico e fortemente comunicativo quello dei fiorentini Rooms by the Sea.
Gli Zen Circus danno vita ad un album di brani inediti scritti e cantati con undici artisti differenti: da Brunori a Motta, passando per Luca Carboni ai Fast Animals and Slow Kids, con la libertà di spaziare dal crossover al pop, dall’ambient al rock, dalla psichedelia all’elettronica.
Per chi li ha sempre amati e per chi forse li amerà con questo disco. In bilico fra le sonorità degli esordi e nuove atmosfere, tornano i Bloc Party con lo splendido Alpha Games.
Al secondo disco, i fiorentini Le Pietre dei Giganti eseguono un rituale fatto di atmosfere psichedeliche, folk e prog.
Il processo introspettivo di Cappadonia dà origine a 10 tracce che hanno una valenza personale e sociale. Per rivalutare la missione dell’arte.
Terzo full length degli americani A Will Away, che passano dall’emo ad un indie rock leggero e accattivante.
A distanza di cinque anni dall'EP d'esordio, la band emiliana Balto pubblica il suo primo album: un rock di provincia autobiografico che, da un lato, si rifà a quel sound emo-power e shoegaze di marca anglofona, e dall'altro rievoca la ormai consolidata formula indie-rock tricolore.
80 minuti di chitarre robuste, di ritornelli (quasi) sempre azzeccati, di canzoni dirette come un treno in corsa senza fermate intermedie: Fever Dreams Pts 1-4 aspira sin da subito ad essere uno degli album più importanti del 2022.
Un cambiamento lungo 13 anni, quello degli Holy City Rollers, che li ha portati a un’evoluzione stilistica e compositiva matura e raffinata.
I Cara Calma continuano ad esprimere un rock di provincia omogeneo, energico, sanguigno, epidermico, aspro, malinconico e dal sound radiofonico.