
La presa di posizione stilistica dei Monarchy, che con bordate di synth fanno suonare Abnocto così come il pop degli anni '10 esige, non implica necessariamente canzoncine scaccia pensieri

Cosa è capace di generare la mente di un artista completo e geniale come Gary Numan, lo si scopre ascoltando il suo ultimo lavoro Splinter: Songs from a broken mind, un album cupo, intenso e allo stesso tempo estroso e attraente

Se cercate un gruppo che proponga della musica “diversa” e con dei testi critici verso la società odierna, i Tomakin e il loro Epopea Di Uno Qualunque fanno al caso vostro

The Venkmans ed il loro primo album Good Morning Sun, un viaggio tra l'indie rock ed la synth-wave anni '80

I Depeche Mode arrivano in questo marzo 2013 pieno di nuove uscite con quello che sarà uno degli album migliori dell'anno. Delta Machine è assolutamente imperdibile

Dopo ben 4 anni torna il synth-pop malato dei napoletani The Collettivo, le cui parole d'ordine sono: follia, epicità e ritmo

Charlotte Brandi e Matze Pröllochs da Berlino con furore. The Hawk, The Beak, The Prey dei Me and My Drummer è già un successo in tutta Europa

il secondo album del progetto di Daniel O'Sullivan pesca nel synth-pop più oscuro degli anni '80, attingendo dalla fonte con sufficiente personalità

Esce il secondo disco degli Atari, Can Eating Hot Stars Makes Me Sick? Una grande prova di maturità della band, che propone una sorta di piccola enciclopedia dell'elettro-pop

Dead Son Rising, lugubre titolo del come-back discografico di Gary Numan, col quale il musicista inglese rompe il silenzio discografico successivo alla pubblicazione di Jagged, 2006

Partendo dallo shoegaze e dal synth-pop anni ’80 M83 (one-man band di Anthony Gonzales), da alle stampe Hurry Up, We're Dreaming, un imponente concept spalmato su due cd, ricco di brani dalle diverse atmosfere e sfumature

Rimasterizzato, remixato ed arricchito, esce per la Sub Pop il primo EP del duo canadese Memoryhouse. Una piccola gemma del visual folk

Destroyer, progetto di Dan Bejar, segna con Kaputt il traguardo del nono album, e lo fa mantenendo il suo spirito indipendente e sfuggente, che si traduce in brani dal background lounge-soul e pop-dance, in grado di riportare il calendario negli anni ’80, fondendo l’elegante ricercatezza stilistica con esiti sonori più immediati

Su Austra aleggia quella medesima aria glaciale che spira sull’omonima isola norvegese: il segreto di tanto fascino? Il lirismo che soggiace all’ipnotismo dei beat

Con Medicine Babies ritorna l'electro-hop dei No Surrender, i quale tra alti e bassi ritornano a far parlare di se in un insolito mix di synth, elettronica, soul ed alt-rap