Terzo disco per Ira Green, un rock-prog-metal con qualche virata rap tra l’italiano e l’inglese. Tutto fuori appositamente dagli appositi schemi per raccontare le sue battaglie a muso duro.
Se da un lato, con il loro primo full-lenght i dublinesi Sprints si affidano a un sound che risente di influenze derivative, dall'altro, con il loro sesto album, i londinesi The Vaccines rievocano se stessi, alternando atmosfere nostalgiche e suoni retrò.
Dopo sei anni di assenza dalle scene, gli Shed Seven danno alle stampe un album che segna un ritorno alle origini per i tre membri superstiti della band di York.
In questo nuovo capitolo solista, il cantautore australiano Harrison Storm si apre ancora alla meraviglia delle emozioni, attraverso ballad evocative dense di pathos e suggestioni oniriche.
Everything Changes è il nuovo album in studio di Selfishadows. Il musicista, DJ e producer calabrese sforna una perla di pregiata darkwave.
Stavolta ci è mancato davvero poco. Ma proprio sull’orlo dell’abisso i Subsonica si sono ricordati di quanto è bello (e unico) essere i Subsonica. E ancora una volta l’hanno messo in musica.
Il cantautore Stefano Resta, in arte Raesta, racconta stati d'animo e riflessioni nel suo disco solista Fuoco di Paglia, mescolando stati d'animo variabili a nostalgiche vibrazioni elettro-pop e malinconiche folk ballad acustiche.
Da San Francisco il suggestivo mix di darkwave, post-punk e shoegaze dei neonati Octavian Winters. Il debut EP, The Line Or Curve, geme in un simulacro di stelle e crepuscoli.
Le dodici canzoni scritte dalla band leccese Nu-Shu per questo Dox si rivelano un vero e proprio pugno allo stomaco, pregne come sono di chitarre in perenne fuzz e melodie che volutamente non vengono mai fuori.
Con il nuovo album Grumi, i trevigiani Superportua fissano il vuoto emotivo e culturale dei nostri tempi attraverso la lente del passato, nell'enfasi di un rock d'autore in bilico tra new wave di radice albionica e new wave italiana.
Ecco l'esordio degli Sky Lions: Inside the Circle è un tortuoso labirinto dal fascino oscuro, dove l’identità trans/queer e l’horror si uniscono per andare a dipingere un ricco arazzo sonoro.
Alberto Bianco riparte da questo nuovo capitolo discografico per mostrare e condividere le emozioni che circondano il suo perimetro sentimentale e le esperienze accumulate nel tempo.
Il nuovo album della band inglese King Nun porta in scena le nostre vulnerabilità e fragilità per restare fedeli a noi stessi in un mondo che ci vuole tutti uguali.
Arrivano da Napoli, ma, ad essere sinceri, sembra che siano trapiantati da una vita in California e più precisamente a Los Angeles. Si chiamano Furious Jane e questo nome andrebbe tenuto bene in vista a futura memoria.
Al quarto disco, Francesco Motta ama perdersi nell’elettronica, analizzando le incognite terrene che ci bloccano dal realizzare quello che davvero sentiamo di fare.