
Un Belpaese di piaceri e ormai di dolori: il quadro che qui si denota a colpi di chitarra, basso e batteria è quello di una nazione in cui agitarsi senza posa. In una parola: Spasmodicamente

Qualche domanda sulla rabbia, sulla tristezza e (perché no?) sulle piccole gioie ed infinite sfumature comunicative della musica: intervista in compagnia dei Devocka

La band ferrarese dei Devocka torna, ma più oscura, distorta e intimistica di prima; i Devocka tornano, è vero, ma non proprio alla "luce del sole"

Consigli per l’ascolto: procuratevi una maschera antigas e tenetevi forte. E' quanto occorre per l’esplorazione dell’immaginario dei Surgery, in bilico tra oscura realtà e distorsione distopica

I brucaliffi ci aspettano immersi in una movimentata atmosfera fumosa. E voi siete disposti a seguirli attraverso un ascolto caleidoscopico?

120 giorni sì, ma di sogni lucidi e di melodie da iperrealtà: chissà cosa ne avrebbe pensato Philip K. Dick…

Il quartetto nostrano ci regala il quarto album, ovvero uno sottofondo musicale tutto strumentale per le scorribande di noi "energumeni"

E' all'ora del vespro di questa primavera alle porte che i Gea scelgono di riapparire... E con loro, il nuovo album, il quinto dei loro 14 anni di carriera

Riflessioni linguistiche à la Chomsky, scenari post-industriali à la Asimov. Una recensione, questa, à la Uochi Toki: "3 stelline su 5"

La leggerezza di una gioventù respirata a pieni polmoni, il peso dei ricordi e di una storia tramandata di generazione in generazione. Un disco sì, ma anche un album di famiglia

"E' morta la rivolta", così afferma LaRivolta stessa. Ma lo spirito, quello sembra ancora muoversi sotto la cenere. Che ci sia ancora posto per un secondo atto…?

Sembra proprio che la luce bianca sia in realtà la combinazione di tutti i colori dello spettro luminoso. Bianco è il titolo del debut album dei MantriKa…e a ben vedere è un arcobaleno di sfumature

Essere umano e macchina: una dicotomia inconciliabile? Non per i Roll The Dice, duo elettronico che propone una soluzione, per così dire, d'avanguardia retrò: una sorta di paradossale "futurismo analogico"

L'autenticità vecchio stile di un sound consolidato e genuino, oppure un automatismo compositivo un po' manieristico? Difficile comprendere il nucleo reale dell'ultima creazione del cantautore di Nashville e della sua band

Il piano come un pianto sordo e lontano che si dipana da un intreccio di cattive abitudini, quelle dei protagonisti dell'ultimo film di Simon Bross. A dare man forte alle problematiche della pellicola arriva la colonna sonora di Daniele Luppi