LaRivolta: Guerra e Pace

"E' morta la rivolta", così afferma LaRivolta stessa. Ma lo spirito, quello sembra ancora muoversi sotto la cenere. Che ci sia ancora posto per un secondo atto…?

LaRivolta

Guerra e Pace

(Cd, Nerdsound Records)

pop-rock, pop-punk

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LaRivolta- Guerra e PaceGuerra e Pace. E’ il titolo della celeberrima opera del romanziere russo Tolstoj, ma in questo caso è anche del debut album de LaRivolta. Un’involontaria coincidenza? Oppure la conscia volontà di gettarsi in un’epica impresa? Di certo, il paragone non passa inosservato e incuriosisce un tantino.

I protagonisti di questa avventura musicale sono cinque musicisti provenienti da Frosinone e dintorni e che, a dispetto della scelta di cantare in lingua madre, riescono comunque a dare un’impronta non unidirezionale e non esclusivamente legata ad una tradizione stilistica italiana: in questo disco si incontrano infatti le sonorità calzanti dei colleghi del filone pop-punk made in USA e tipicamente 90s con un approccio vocale ispirato alla più ortodossa scena nostrana attuale. Ne esce una manciata di tracce concise al punto giusto, dal piglio diretto ma non per questo superficiale.

La particolarità è di fatto il filo rosso che incornicia l’intera opera nel suo evolversi, il che la rende, più o meno consapevolmente, un concept album a tutti gli effetti: lontano da ogni tentativo vanaglorioso, come invece avrebbe potuto sembrare all’inizio, Guerra e Pace assume i toni dell’ironia senza sprofondare in un facile e disilluso cinismo. Tra L’Allunaggio e Il Millesimo Migrante c’è ancora spazio per un’altra storia da scrivere o raccontare. D’altronde, tra le numerose citazioni-aforisma che se ne potrebbero trarre, significativa è quella cantata recitata in Delirio: “la gioia è un fatto chimico”, che con leggerezza innesca il beneficio del dubbio: sarà vero?

Realismo sì, ma sotteso allo stesso tempo da divagazioni con un pizzico di surrealismo, senza tuttavia mettere in secondo piano la musica: un rock carico ma alla portata dei più, merito dell’aspetto melodico ed orecchiabile mai trascurato. E a questo punto non ci resta che augurarci che la rivolta trovi la sua strada!


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