Sunset: Viaggio Libero

Il roccioso Viaggio Libero è l’album di esordio dei Sunset, band novarese fedele al rock vecchio stampo tutto italiano, che vede la partecipazione di Wilko dei Rats, Graham Bonnet e Jennifer Batten

Sunset

Viaggio Libero

(CD, Raw Lines/New Model Label, 2012)

rock, blues

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Sunset- Viaggio LiberoSaranno un paio di anni che ascolto molto più volentieri musica hard rock dove soprattutto gli scandinavi se la stanno battendo bene con l’AOR USA. E in Italia, mi son chiesto, a che punto siamo sul genere? Ben poca roba, salvo straordinarie sorprese come gli Skill In Veins, i redivivi Elektra Drive e i Rain, ecco esordire ora i Sunset in un rock vecchio stile cantato in italiano.

Nata da una sinergia di intenti tra il singer Simon e il chitarrista Rot, la band originaria di Novara per qualche anno ha scandagliato la line up ideale per affrontare la genesi di questo album, trovando nel bassista Alex l’elemento chiave per la ritmica a cui si è aggiunto Cacao alla batteria.

In Viaggio Libero si parte con un ritmato brano acustico dove le dita di Rot pizzicano un motivo sinuoso in cui una graffiante voce ci racconta del vecchio Doc, il tecnico del suono di fiducia, che sa trovare la cura giusta per dare la carica, accordare gli strumenti e accendere i Marshall. I Sunset ci accompagnano in questo Viaggio Libero di 14 brani in cui fanno capolino tre eccellenti artisti che collaborano a questo disco. Il primo è Wilko dei Rats (tornati finalmente in pista da poco con l’Ep Metafisico Equivoco) che duetta con gran piacere in El Frago, brano tiratissimo disponibile anche in versione ispanica a fondo album, che racconta di un paesino spagnolo dal sapore western.

Graham Bonnet, voce dei Rainbow e del terzo Michael Schenker Group, è presente in Lunghezza D’Onda dove italiano e inglese si fanno strada assieme in un granitico pezzo rock. E ciliegina sulla torta, viene invitata la celebre chitarrista di Michael Jackson, Jennifer Batten, che spara un grandissimo assolo in Sospetto. Con personaggi di questo calibro non si può restare indifferenti sulla validità di questo prodotto.

La title track celebra l’amore avventuroso per la musica attraverso paesaggi on the road in un heavy rock senza barriere. I Sunset suonano con una libertà impressionante emanando un grande calore come è evidente in Tu, con quel sound caldo che mi riporta ai Clandestino di quel gran guitar-hero che fa di nome Max Cottafavi. Simon è un cantante dotato di grande carisma e tenta la sfida di cantare un genere musicale che in italiano non ha mai sfondato come si deve.

Non manca la ballad, qui si chiama Bambole, che omaggia la fauna da spiaggia nel tradizionale segno del sesso e rock n’roll, senza essere assolutamente sdolcinata. Alex butta giù delle belle linee di basso dinamiche, i fraseggi di Rot costruiscono melodie solari e rocciose come in Tiro Violento, canzone di accusa contro la mancanza di valori. Onde sonore blues fuggono come demoni in una elettrizzante In Alto Le Mani, brano da impervi cambi di tempo e un bel ritornello sfoggiato con fermezza. C’è anche un frammento ripreso dalla fiction poliziesca dell’Ispettore Coriandolo che ha ispirato la risoluta Coraggio, Fatevi Ammazzare. Sanguigni e onesti con chi li ascolta.

In tutta sincerità lo scoglio della lingua italica è una bella bestia da combattere senza dover scendere a trovate troppo commerciali e liriche sempre scontate. Personalmente non sono mai riuscito a trovare nel nostro Paese un rock alla Tesla o alla The Answer in cui i testi funzionassero adeguatamente per metriche e contenuti.

L’album si chiude con Regalalo alla Mamma, che riprende l’intro iniziale e fa un invito a passare il disco a quanti possono soprendersi con la loro musica sincera. I ragazzi ci provano e bisogna dare atto che questo primo lavoro rappresenta un punto di partenza, dato che han dimostrato di avere capacità, idee, e cuore: le cose che contano per andare avanti in questo mestiere.

 

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Luca Paisiello
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