OSC2X: Under The Sun All Night Long

OSC2X esordisce come solista e sulla lunga distanza con l'album Under The Sun All Night Long, disco di elettronica dal piglio pop consigliatissimo e dallo spessore internazionale

OSC2X

Under The Sun All Night Long

(Collettivo HMCF)

elettronica, pop

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OSC2X recensione Under The Sun All Night LongVittorio Marchetti non è un personaggio di primo pelo nel panorama indie italiano, dato che ha maturato significative esperienze con i Sin/Cos e con Altre di B.

Ora esordisce in proprio col moniker OSC2X e sulla lunga distanza con l’album Under The Sun All Night Long, disco, lo chiariamo subito, consigliatissimo e dallo spessore internazionale.

Chi mi segue sa che non mi piace vivisezionare i dischi, preferendo carpirne il mood e cercando di raccontarveli come un insieme, fedele al principio della Gestalt per cui il tutto è qualcosa di più e di diverso che la semplice somma delle parti. Ma stavolta faccio un’eccezione. No, no. Tranquilli, Non con una recensione song-by-song, ma cercando di capire il fascino di Under The Sun All Night Long e la magia di OSC2X spacchettandone gli elementi.

In primo luogo parliamo delle influenze di questo disco: Under The Sun All Night Long è una specie di summa dell’ultimo Tycho, di ritmi e sonorità anni ’80 e di french touch alla Air.

In secondo luogo il sound. Complice un illuminato studio di registrazione, OSC2X ha cercato e ottenuto i suoni più caldi possibili usando (quasi solo, ma non esclusivamente) elettronica analogica e tecniche di mixing “tradizionali”, per non “raffreddare” il sound.

E poi il pop. Di sperimentatori elettronici, di riesumatori di synth vintage, di maghi dei plug-in è pieno il globo, ma di artisti che – al di là dei mezzi usati – abbiano una straordinaria sensibilità pop… decisamente meno. E OSC2X è uno di questi.

Under The Sun All Night Long è un disco che s’ascolta (e riascolta) con piacere tutto d’un fiato, che rivela molte sofisticatezze e che si fa perdonare l’unica battuta d’arresto, che arriva giusto a metà con When I Was Like Uhm. Ma tanto eravamo ancora contagiati dalla trascinante PAH! e già la successiva Hold On rialza la temperatura di un disco destinato a stazionare a lungo nelle nostre playlist.

 

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Massimo Garofalo
Massimo Garofalo

Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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