Yard Act: recensione di Where’s My Utopia?

Where's My Utopia? conferma il talento degli Yard Act. La band si dimostra abile nel mescolare generi musicali diversi, creando un sound originale e accattivante.

Yard Act

Where’s My Utopia?

(Island)

indie, alternative, (spoken) post-punk, hip hop

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Where's My Utopia-yard actDopo il successo del loro album di debutto The Overload, gli Yard Act tornano con il loro secondo lavoro Where’s My Utopia?. L’album è una co-produzione tra la band e Remi Kabaka Jr. dei Gorillaz e si presenta come un’opera ambiziosa e ricca di sfumature.

Where’s My Utopia? conferma il talento degli Yard Act nel mescolare generi musicali diversi, dal post-punk al pop, passando per l’indie rock e l’hip hop. La voce di James Smith è sempre espressiva e sarcastica, mentre la band lo accompagna con riff di chitarra catchy, linee di basso groovy e batterie potenti. Il sound è curato nei minimi dettagli, con l’utilizzo di synth, campionamenti e arrangiamenti orchestrali che arricchiscono la tavolozza sonora.

I testi dell’album sono intelligenti e pungenti, affrontando con ironia e sarcasmo diverse tematiche come la politica, la società moderna, l’alienazione e la ricerca di un’utopia impossibile. Smith dipinge un ritratto vivido e spesso disturbante del mondo contemporaneo, non risparmiando critiche verso la superficialità e l’ipocrisia dilaganti.

L’album si apre con la traccia An Illusion, un brano energico che introduce subito l’atmosfera sarcastica e dissacrante del disco. We Make Hits è una satira sull’industria musicale, mentre Down by the Stream offre una riflessione più introspettiva sulla solitudine e l’isolamento. La title track è un potente inno alla speranza, nonostante il tono disilluso. Dream Job descrive con ironia la frustrazione del lavoro precario, mentre Fizzy Fish è un’invettiva contro la superficialità dei social media.

La produzione di Where’s My Utopia? è eccellente, con un suono ricco e dettagliato che valorizza la musica della band. L’album è stato mixato da Craig Silvey (Arcade Fire, The Killers) e masterizzato da John Davis (The Killers, Lana Del Rey).

Where’s My Utopia? conferma il talento degli Yard Act. La band si dimostra abile nel mescolare generi musicali diversi, creando un sound originale e accattivante; un disco consigliato a tutti gli amanti della musica indie, rock e alternative.

 

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Massimo Garofalo
Massimo Garofalo

Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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