White Pulp
Ashamed of Yourself
(Cd, Autoproduzione, 2008)
industrial rock, goth, metal
_______________
Cosa si può suonare dopo essere stati per qualche anno una tribute-band di Marilyn Manson?
Ovvio, un mix dei Manson stessi, con abbondanti dosi di Him, Nine Inch Nails e una spruzzatina di Depeche Mode, giusto per non farsi mancare niente.
I White Pulp hanno una chiara vocazione internazionale, ma mentre il cantante Sonny riesce molto bene a cambiare registro e atmosfera da canzone a canzone, mentre tutti i musicisti se la cavano piuttosto bene (con grinta da vendere), da un punto di vista compositivo le “citazioni” sono un po’ troppo invasive e la cifra stilistica ancora troppo indecisa sul ruolo delle parti elettroniche (che comunque sono le più originali dell’album).
Ashamed of Yourself scorre via abbastanza bene, senza grandi sussulti, con qualche momento di troppo che rimanda insistentemente alle band di riferimento, ma lasciando comunque ben sperare per il futuro della band, che con qualche correzione (e con un nuovo grafico per le copertine!) …. potrebbe fare molto.
Gli ultimi articoli di Massimo Garofalo
- Einstürzende Neubauten: recensione di Rampen (apm: alien pop music) - April 11th, 2024
- Yard Act: recensione di Where's My Utopia? - March 2nd, 2024
- Swanz The Lonely Cat: recensione di Macbeth - February 4th, 2024
- House of Harm: recensione di Playground - December 27th, 2023
- Wings of Desire: recensione di Life Is Infinite - December 22nd, 2023