ROAM: Great Heights & Nosedives

Great Heights & Nosedives è il secondo album dei Roam, siete pronti a venir mandati in qualche festa universitaria americana e ballare sorridenti ed ebbri di musica?

ROAM

Great Heights & Nosedives

(Hopeless Records)

pop, punk

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ROAM- Great Heights & NosedivesÈ uscito il secondo album dei ROAM, Great Heights & Nosedives, pubblicato da Hopeless Records. Il primo album di debutto dei Roam, Backbone del 2016 che è stato prodotto da Kyle Black a Los Angeles ha ottenuto un grande numero di seguaci, gli stessi che saranno ben lieti di mettere le mani su questo nuovo album composto da undici tracce allegre, divertenti, i cui testi ti spingono a divertirti, a ballare, ad ascoltarli in auto, durante una festa o anche in accompagnamento a momenti casalinghi nerd.

Sì, perché ad un primo ascolto, tralasciando la mia ormai vena danzereccia quando ascolto questo genere qui, mi è venuta voglia di mettermi a giocare coi videogiochi mantenendo la musica in sottofondo. Comunque tralasciando come io lo abbia ascoltato c’è da dire che nel complesso mi pare un buon lavoro, almeno le prime tracce hanno strofe curate e ben impostate, fatte proprio per rimanere in testa senza troppe difficoltà o troppi ascolti. Nell’album la più lenta, quasi acustica è Curtai Call, perché si sa un brano, almeno uno, tendenzialmente più soft ce la ritroviamo quasi sempre e in questo caso devo ammettere che non è affatto male, anzi mi pare ben costruita e ben bilanciata.

Uno degli intro che più mi è piaciuto inizia la seconda traccia, Left or Dead, un pezzo interessante a livello musicale, dai testi non vi aspettate nessuna perla di saggezza, non è un album che vuole denunciare qualcosa o essere importante a livello testuale, semplicemente mi piace inserirlo nella categoria della musica fatta per divertire, per far smuovere le carni e per sorridere. Personalmente ci sono pezzi che ho gradito e altri che non mi hanno dato molto, vuoi per un sound troppo simile tra di loro, vuoi perché personalmente ho una resistenza limitata ad ascoltare sempre e solo uno stesso gruppo, ma d’altra parte è un album dei Roam, non una delle mie adorate raccolte in cui c’è di tutto e la mente quindi non si assopisce in soliti riff o solite frasi cantate.

Tutto sommato l’album non è male, i fan saranno sicuramente lieti di scorgere una crescita rispetto il precedente lavoro.

 

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