The Allophones: Muscle Memory

Immaginatevi una esplosione di novità, poi inseriteci influenze persiane e avrete un cocktail chiamato Muscle Memory dei The Allophones

The Allophones

Muscle Memory

(VREC)

alternative rock

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The Allophones- Muscle MemoryMuscle Memory è l’album d’esordio della band italo-iraniana The Allophones. L’Ep contiene dieci tracce in lingua inglese. Il sound della band è impreziosito da elementi della musica persiana e si ispira a gruppi come i The National e gli Interpol.

Influenzata dalla new wave degli anni ottanta e dal rock indie e alternativo d’oltreoceano, la band ha lavorato molto sulla struttura delle canzoni e su arrangiamenti elaborati senza mai prescindere dalla ricerca di una melodicità diretta e immediata.

L’album è stato mixato da Tiziano Borghi e da Eduardo de la Paz, già fonico di The National, Arcade Fire e Local Natives.

La band è composta dall’iraniano Peyman Salimi, voce e chitarra, Andrea Deidda, chitarra e voce, Bernardo Cicchi, basso e voce e Federico Franchi, batteria e voce.

Muscle Memory è un album che sicuramente presenta importanti influenze. Tralasciando un attimo queste ci ritroviamo sin dalla prima traccia, Somebody’s Fault, catapultati in una ballata degna degli anni ottanta, dove plauso alla musica ma doppio plauso alla voce, anzi le voci, assolutamente dolci e azzeccatissime nel contesto sonoro.

Medesima atmosfera permeane anche nelle altre tracce dell’album, e non nego che l’ascolto è realmente piacevole e rilassante soprattutto dopo una giornata di lavoro massacrante o semplicemente da accompagnamento al lavoro, alla spesa, una corsa, una passeggiata, insomma potrebbe divenire la colonna sonora della quotidianità, merito sicuramente delle sonorità, delle influenze e della voce principale oltre che dei brani per come son stati strutturati.

Ci sono anche brani più vivaci come ad esempio Better Days che, almeno a me ha portato a muovere la testa a ritmo e sorridere nella pacatezza del rilassamento creatomi dalle tracce precedenti. Questo pezzo sicuramente è il mio preferito, perché è realmente orecchiabile, come tutto l’album che diviene alla portata di tutti e non solo a una nicchia ristretta.

Teneteli sotto controllo, perché secondo me i The Allophones ci diranno altro.

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Iolanda Pompilio
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