Piumolesto: la recensione di Esoisterico

Non è per nulla un disco semplice questo Esoisterico dei Piumolesto, duo mantovano electro-post-rock strumentale.

Piumolesto

Esoisterico

(Jestrai Records)

noise, post rock

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Piumolesto- la recensione di EsoistericoNon è per nulla un disco semplice quello realizzato dai Piumolesto, duo mantovano electro-post-rock strumentale, composto da Nicola Zanardi (tastiera Farfisa) e Massimo Tortella (batteria) che si è formato nel novembre del 2018.

Esoisterico è composto da nove tracce tutte strumentali che hanno un minimo comune denominatore, ovvero quello di non essere assolutamente commestibili.

Una fusione di elettronica con qualcosa di vagamente Chicago Sound, che tradotto in soldoni significa cercare di creare un connubio tra i Chemical Brothers e i gruppi della Touch and Go, usciti fuori direttamente dalla città del vento.

Ne viene fuori un prodotto ostico in cui i brani sembrano dannatamente assomigliarsi l’uno con l’altro. Particolare è Pop Korn che parte con una base elettronica che pare essere ripresa dal frastuono creato da Kurt Cobain in Radio Friendly Unit Shifter inserita all’interno di In Utero.

Per il resto tra suoni che sembrano essere usciti dai videogiochi anni 80 (Flobert), sirene poliziesche (Machi_Nine) e rullate sparse di batteria messe qua e là, si può tranquillamente affermare che questo lavoro potrà attecchire solamente nei cuori di chi adora la sperimentazione più selvaggia.

Roba da far impallidire anche il Mike Patton di Pranzo Oltranzista.

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Francesco Brunale
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