Max Sannella

Max Sannella

Ylium: Empire of light

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Gli Ylium in Empire of light introducono il passeggero d’ascolto in un cosmo predefinito di elettronica baciata di underground, una sequenza di brani/volo che decollano senza mai più atterrare

Shame: Entropia

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I milanesi Shame arrivano con Entropia, un disco che appena inserito nello stereo sprigiona fiamme e fuoco che sembra essere al cospetto di Sua Eccellenza Lucifer

ELK: World

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World dei ELK è un viaggio notturno a tutto volume che ha la capacità di vivere la vita fino all’ultimo respiro, per questo un disco da tenere stretto tra un pensiero e una boccata di libertà

Ismael: Tre

ismael
I reggiani Ismael con Tre raccontano vita e sogno storie e animali in una tracklist che decide l’umore di chi ascolta, tra il De Gregori e poesia agro amara per un profumo cantautorale di livello

Federico Bagnasco: Le trame del legno

FEDERICO BAGNASCO
Federico Bagnasco tira fuori dal suo strumento l’euforia ancestrale del legno, lo rivede, e lo ibrida con l’elettronica minimalista e quello che ne secerne è un mix di grazia, tribalismo, avanguardia alla corte di una libertà inarrivabile

New Mendicants: Into The Lime

I New Mendicants con Into The Lime riportano gli anni Sessanta alla freschezza dello ieri nell’oggi, e con solo dieci tracce fanno rivivere un’epoca che chi non l’ha vissuta ha perso metà della sua vita cognitiva, musicalmente parlando. Grandi!

Fedora Saura: La via della salute

Fedora Saura 2
Gli svizzeri Fedora Saura fanno teatro coinvulso su ritmi e citazioni off scoppiettanti, La via della salute è il disco che fa rumore e bardo di una espressività innovativa e psicotropa quel tanto che basta per edificare un bell’ascolto

Pane e Fabio Orecchini: Dismissione

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I romani Pane su testi del poeta Fabio Orecchini portano un pathos di dolore e denuncia in Dismissione, una modalità acustica e cruda che parla dell’amianto come forma di morte, come forma d’assassinio sociale, e lo fanno magistralmente

Radiocroma: Il corso dei balocchi

RADIOCROMA
Il Corso dei Balocchi dei Radiocroma è un disco da non passare sottogamba, nasconde dentro una specie di attrazione che all’inizio non gli dai un soldo bucato di credibilità, poi quando non te l’aspetti, ti prende tra i suoi ingranaggi umorali

Fulvio Buccafusco: A Short Story

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Fulvio Buccafusco in A Short Story armonicizza una impeccabile session in otto atti che innegabilmente va a fatturare una eleganza completa di jazz contemporaneo da certificare ulteriormente se mai ce ne fosse bisogno