Willy Wonka Was Weird: recensione di Lasciamoci il Nulla Per Questo Infinito

Willy Wonka Was Weird torna con un album che parla di perdita e di riconquista, un percorso di vita che parte dal passato per traghettarci al futuro.

Willy Wonka Was Weird

Lasciamoci il nulla per questo infinito

((R)esisto)

alt-rock, pop, canzone d’autore

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Willy Wonka Was Weird Lasciamoci il nulla per questo infinito recensioneWilly Wonka Was Weird è un progetto solista di Paolo Modolo, cantautore trevigiano con alla spalle la militanza in diverse band e la partecipazione alla compilation “Parlami per sempre”, in ricordo di Elisabetta Imelio.

Lasciamoci il nulla per questo infinito è il secondo album di questo artista, un percorso della sua vita che inizia nel passato, vive nel presente e guarda al futuro.

Lasciamoci il nulla per questo infinito è un lavoro che nella parte iniziale parla di perdite (con suoni più rarefatti ed eterei), mentre in quella finale parla di riconquiste (con sonorità più concrete a cavallo tra pop, rock ed elettronica), senza perdere di vista i demoni che accompagnano l’uomo/l’artista e le sue liriche. Con un andamento circolare, rappresentato dal primo e dall’ultimo brano che fungono da intro e outro, capo e coda del suo personale fil rouge.

La voce si muove sulla musica quasi in punta di piedi, a metà strada tra un cantato vero e proprio e uno spoken word, raccontando di storie e posti della quotidianità (come la nebbia a Sedriano).

Lasciamoci il nulla per questo infinito è un disco intimo ed emotivo, che arriva nella scrittura e nei suoni, curati entrambi nei minimi dettagli. Un passo in avanti nel percorso artistico di un cantautore in crescita, impegnato più ad andare in profondità che a fermarsi alla ricerca di un semplice like.

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Simona Fusetta
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