TV On The Radio: Dear Science

I Tv On The Radio superano se stessi, con un album, Dear Science, capace di catturare l’attenzione fino all’ultimo respiro

TV On The Radio

Dear Science

(Cd, 4AD/Self, 2008)

pop, rock, funk, elettronica

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Non sarà un’impresa facile quella di rimuovere il nuovo lavoro dei Tv On The Radio dal vostro lettore cd, se ancora ne avete uno, o cancellarlo dalla playlist preferita senza titubanze. Perché Dear Science si lascia riascoltare anche dopo diversi passaggi, poiché a ogni giro salta fuori un suono, un colore, un’intuizione che ti entusiasma.

La band newyorkese supera le splendide idee mostrate nel precedente Return to Cookie Mountain con una serie di undici brani infarciti di risvolti e trovate che delineano un quadro pop fatto con i colori del funk, dell’elettronica e nel rock d’autore.

Si rivelano piccoli capolavori melodici la sontuosa Stork and Owl, la schizzata Halfway Home e la festaiola Red Dress; irresistibile l’ancheggiare settantiano di Golden Age (con riferimenti al Bowie d’annata), non da meno – vista l’aria pensosa e intellettuale – la profonda Love Dog. Azzeccati tutti gli inserti di fiati e archi, ottimi i break ritmici che danno ulteriore spinta e dinamismo a brani che, presi a uno a uno, vivrebbero tranquillamente di propria luce, senza il bisogno di sorreggersi nella splendida comunione di Dear Science.

David Sitek imprime a fuoco la sua impronta elettronica sull’intero lavoro, la voce di Tunde Adebimpe ne arreda lo spazio sonoro con un tocco vellutato capace di catture, trascinare e cullare.

I Tv On The Radio costruiscono un album articolato, ma dalla fruizione immediata e – a tratti – veramente travolgente. Play repeat.

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Roberto Paviglianiti
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