The Glosh: Blow in a Ball

Dalla Liguria al resto del mondo. I The Gosh mettono a fuoco il post-punk così com'è stato affrontato da ambo i lati dell'oceano

The Gosh

Blow in a Ball

(Cd, Seahorse)

post-wave

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blow-in-a-ball-the-goshForti dell’ottimo riscontro di Pineland, del 2008, i The Gosh ci riprovano con Blow in a Ball, dove mettono a frutto anche l’esperienza live maturata all’estero, dove partendo dalla natia Liguria hanno suonato in un lungo tour.

Mettono a fuoco il meglio dell’indie, del dark e del post-punk così com’è stato sviluppato da ambo i lati dell’oceano, senza dimenticare una sensibilità melodica tutta di casa nostra.

Nessuna rivoluzione di genere, insomma, solo un disco ben suonato, cantato a volte in maniera un po’ troppo… enfatica, col gran pregio di far cambiare atmosfera molto spesso all’ascoltatore, sempre all’interno dei generi di riferimento.

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Massimo Garofalo
Massimo Garofalo

Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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