Joseph Arthur: The Graduation Ceremony

Joseph Arthur, scoperto da Peter Gabriel una dozzina di anni fa, è il poeta della ballata romantica e notturna. The Graduate Ceremony è la colonna sonora giusta per un viaggio in auto notturno (con tasto di sosta per una pomiciatina)

Joseph Arthur

The Graduation Ceremony

(Cd, Lonely Astronaut)

pop d’autore, indie folk

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The Graduation CeremonySdoganato da Peter Gabriel una dozzina di anni fa, promosso agli onori del main stream grazie alla serie di telefilm Scrubs, che ha abbondantemente usato le sue canzoni nella colonna sonora, Joseph Arthur è un poeta della ballata.

Notturno, malinconico senza essere davvero triste, The Graduation Ceremony è un album dolce e intenso. Il songwriting di Arthur non s’accontenta della chitarra acustica, base di tutte le sue composizioni, ma cerca – e trova – arrangiamenti sofisticati e struggenti, senza mai indulgere in facili barocchismi.

The Graduation Ceremony è composto da dodici acquarelli che si fanno ascoltare senza sforzo, che riescono ad appagare l’ascoltatore sensibile senza però mai fare gridare al miracolo. Non roba da poco, si badi bene, solo un sincero talento compositivo al servizio della forma canzone pura e semplice.

Non vi basta? Sappiate che se preferite l’acustico all’elettrico, se l’elettronica per voi doveva bandita anni fa, se trovate inutili le bordate di bassi, se cercate la colonna sonora giusta per un viaggio in auto notturno (con tasto di sosta per una pomiciatina), se cantare con trasporto e sincera emozione è una qualità imprenscindibile per un buon disco… beh, l’ultima fatica di Joseph Arthur è il disco per voi.

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Massimo Garofalo
Massimo Garofalo

Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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