L’Introverso: Una Primavera

Una Primavera contiene undici brani pop rock che raccontano la Milano più periferica, ordinaria e quotidiana nel secondo lavoro dei L'Introverso

L’Introverso

Una Primavera

(Ruggito Music/Commenda 33)

pop, rock

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L’Introverso- Una PrimaveraUna Primavera è la seconda pubblicazione dei milanesi L‘Introverso, che a due anni da Io continuano a mantenere le soffici atmosfere che si sono affermate nelle loro prime canzoni. Prodotte da Davide Auteliano dei Ministri, le undici tracce proseguono nel raccontare la propria visione del mondo e storie in diretta dalla periferia milanese attraverso un soft rock cantautorale.

Rispetto al precedente lavoro, il disco comincia con due brani vivaci: Tutto il Tempo e Manie di Grandezza si presentano ariose con quel leggero rock elettrico che infiamma testi in prima persona. Il Finestrino mantiene quel refrain energico tra giochi di sguardi e sensualità melodiche, mentre il singolo Stomaco mette in evidenza un songwriting che tira fuori appunti dal pop rock italico attraverso una composizione semplice e diretta.

La voce di Nico Zagaria si fa largo attraverso sonorità leggere e melodiche, sempre non invadente ma delicata, quasi moltheniana in Uguali, mentre i colleghi suonano l’essenziale arrangiando senza strafare i pezzi di questo disco. Cose semplici ma non affatto banali.

Nei brani come Solo Questa Notte e Mi Rialzo o nei riff che introducono le canzoni come Ti Odierai, sembra che il quartetto non abbia mutato le tematiche presenti da sempre nel loro modo di concepire un disco. Se nel primo album si avvertiva profondamente l’intimità delle canzoni grazie al mood mesto, introspettivo e discreto, ora tutto questo è ancora ben presente, ma riproposto leggermente più energico senza rinunciare alle riflessioni, le analisi e il sentimentalismo che accompagna le liriche di questa band.

L’Introverso è ormai una band consapevole delle proprie qualità, che ha una chiara predisposizione verso un dolce cantautorato come dimostrato nella poetica della titletrack che chiude in crescendo il nuovo lavoro, sapendo rivestire i nuovi brani con una minore opprimente costernazione grazie a giri armonici più solari, senza abbandonare la sincerità e la profondità che contraddistingue i loro versi.

 

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Luca Paisiello
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