Eileen Sol
Iconoclasta
post rock, prog rock, metal industrial
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Distruggere i propri idoli. Questo è il concept strumentale di matrice post rock anni ’90 dei fiorentini Eileen Sol nel debut album Iconoclasta.
Iconoclasta lancia un messaggio forte: mette in discussione le convinzioni, le immagini sacre, le religioni, le tradizioni ed il libero arbitrio di ognuno di noi, in una società che idolatra valori effimeri come consumismo e capitalismo.
Iconoclasta è un cammino di redenzione, delineato dalle 10 tracce post rock dei quattro Eileen Sol, Matteo Cavaciocchi, Pietro Guarracino, Nicola Benetti e Michele Marchiani.
Quello degli Eileen Sol è un racconto ciclico, che parte dalle atmosfere dilatate dei Porcupine Tree del brano Nel Guscio, passando per le sonorità groove metal industrial di Trauma, la psichedelia pinkfloydiana di Elevazione, gli intrecci sonori metal prog e tribali dei Tool in Oblio, All’Inferno ed Iconoclasta, le influenze gotiche dei The Cure in Redenzione, fino a chiudere il suo cerchio nella malinconia Radiohead delle tracce Dalla Luna e Fuori dal Guscio.
Gusci flosci e svuotati, questo siamo diventati, intrappolati nella smania di eccessiva grandezza che, lentamente ed inesorabilmente, ha peggiorato la qualità della nostra esistenza e convivenza.
Iconoclasta è un viaggio sonoro devastante, che invita ad una riflessione quasi utopica: distruggere i propri idoli, per tornare ad essere liberi. E non basta indossare una maglietta con la scritta Kill Your Idol.
Come diceva Umberto Eco: “La saggezza non sta nel distruggere gli idoli, sta nel non crearne mai”.
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