Alice in Chains
Rainier Fog
(BMG)
grunge, alternative rock
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Davvero una brutta fine, quella degli Alice in Chains, che alla terza delle loro (7?) vite si normalizza e con Rainier Fog diventa definitivamente una band buona solo per la modulazione di frequenza americana e per qualche festival tedesco.
Eppure stiamo parlando di una band che è stata una delle pietre miliari del compianto movimento grunge, un gruppo con oltre 30 milioni di dischi venduti alle spalle.
Proprio per questo fa ancora più male sentirli così normalizzati e tirare fuori dal cappello al cilindro tutti i trucchi del mestiere, a nascondere quella che è un’ispirazione abbastanza fiacca.
E le chitarre indie-folk che s’intrufolano a smorzare le (poco credibili) sfuriate hard rock… a poco servono se non a dare a Rainier Fog un’aria ancora più furbetta e a suscitare antipatia.
Gli Alice in Chains del 2018, a ventotto anni dal loro esordio, rimangono una band per inguaribili nostalgici. Peccato.

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