Acid Brains: Thirty Three

Quinto album per gli Acid Brains, Thirty Three, che da vent’anni propongono un punk rock stoner bilingue

Acid Brains

Thirty Three

(Red Cat Records)

punk rock


 

Acid Brains- Thirty ThreeCon già quattro album alle spalle fin dal lontano 1997, i lucchesi Acid Brains pubblicano con Red Cat Records Thirty Three, disco di 9 brani che si dividono tra italiano e inglese, dal taglio decisamente punk rock, con tanto ritmo e melodie più contemporanee. Più di 200 date nel corso della loro carriera, con tappe anche all’estero, il quartetto si scatena tra la tradizione punk e lo stoner, contaminandosi con derivazioni musicali nel desiderio di non risultare troppo scontati.

Dai più aggressivi Sometimes e Make Up Your Mind si passa a cantilene più festose come Halloween e On The Borderline dove il suono viene poi ammorbidito fino alla graziosa Answers. Si passa all’italiano, girando virtualmente la musicassetta, dove si aprono le danze con una frenetica Tu, proseguendo con le chitarre travolgenti di Mi Sorprendi, e dilungandosi con l’indie rock di All’Infinito, concludendo con la tonante Solido, chitarre trash a tutt’andare e urloni impetuosi.

Le liriche sono quel che sono, ermetiche e conturbanti che accompagnano uno schema strofa ritornello senza troppi orpelli. Ancora una volta gli Acid Brains ingeriscono lo stornellare in due lingue differenti come già successo nei precedenti album e questo difetto riscontra una certa mancanza di linearità e di identità nel progetto.

Se due album fa Nausea e altre buone canzoni in lingua nostrana potevano far presagire un eventuale salto di qualità della band, dopo vent’anni l’indirizzo preso non fa che trascinarli in giro per i locali con l’intento di divertirsi e divertire, e a loro va bene.

 

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Luca Paisiello
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