Raz Ohara and The Odd Orchestra: II

A solo un anno di distanza Raz Ohara and The Odd Orchestra torna con II, il suo secondo disco sperimentale dai rimandi pop

Raz Ohara and The Odd Orchestra

II

(CD, Get Physical Music)

pop, elettronica

_______________

Raz Ohara and The Odd OrchestraE’ passato solo un anno dall’esordio di Raz Ohara, songwriter di origine danese che vive però Berlino e dintorni sotto il nomignolo di Raz Ohara and The Odd Orchestra, ora torna con II, altro album dal sapore pop elettronico e a tratti funk.

L’artista, infatti, ha voluto proseguire con la sperimentazione di suoni elettronici su brani apparentemente pop conservando però ciò che aveva già fatto vedere nel suo primo disco.

L’album è di buona fattura, registrato a dovere, nitido e  con un approccio quasi essenziale nella registrazione dei brani, dove si tende a far risaltare la sua capacità vocale di ritmare a tempo di voce.

Il disco si apre con l’elettronica Fragment I, canzone strumentale divisa in tre parti, utile come intro e spartiacque durante l’ascolto; segue poi la convincente The Burning, canzone con chiari rimandi al soul aggiunta ad un pizzico di elettronica.

Altro brano di pregevole fattura è sicuramente the day you suffered helpless out of reach and all lines were dead, che colpisce per il suo finale in crescendo dove gli strumenti a fiato diventano protagonisti inaspettati di un percorso lungo e tortuoso.

Peccato che il disco si perda a causa dei poco sviluppati brani che ne compongono e dalla scrittura non qualitativamente omogenea dell’artista, vedi canzoni come Varsha e Wildbirds.

Raz, comunque, ci dimostra come si possano creare atmosfere surreali miscelando generi ed influenze nel modo corretto.

Interessante.

Gli ultimi articoli di Stefano Pastorelli

Condivi sui social network:
Stefano Pastorelli
Stefano Pastorelli
Articoli: 28