Management: la recensione di Sumo

Sumo è il quinto disco dei Management, un frullatorre che raccoglie e rende godibile qualsiasi cosa ma...

Management

Sumo

(Full Heads)

pop

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Management- la recensione di SumoI Management, scherzando e ridendo, sono arrivati al quinto album della propria produzione. Sumo, infatti, è il titolo del loro nuovo lavoro di inediti, registrato all’Auditorium Novecento di Napoli, attuale nome dello storico studio della Phonotype Records.

Va detto che in questa nuova fatica ci sono spunti davvero interessanti ed anche omaggi abbastanza palpabili ad artisti che hanno fatto la storia della musica italiana. Come La Luna, per atmosfera e melodie vocali, sembra avere molti punti di riferimento con quanto prodotto in passato dal grande Rino Gaetano.

La title track ha qualcosa che riporta indietro con la mente ai Bluvertigo più mielosi, mentre Chiara Scappiamo ha un testo davvero dissacrante, in cui l’elettronica fa sempre la sua parte.

Ci sono momenti riflessivi ed ispirati (Per I Tuoi Occhi Tristi) a cui si alternano altri decisamente più leggeri (Sto Impazzendo). A volte si ha l’idea di trovarsi dinnanzi ad artisti che potrebbero giocarsi davvero bene le proprie carte, soprattutto se avessero la volontà di osare e condire le proprie canzoni con qualche chitarra elettrica in più che decisamente non guasterebbe.

Il disco si chiude con Sessosesso, frizzante e con un andamento quasi da colonna sonora dei film polizieschi anni 70.

Insomma il frullatore dei Management pare raccogliere qualsiasi cosa. Il risultato finale è godibile, ma l’impressione è che i ragazzi possano fare di più.

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Francesco Brunale
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