Beauty in Chaos: recensione di Behind the Veil

Un drappello di voci femminili alla corte dei Beauty in Chaos. Il nuovo album, Behind the Veil, veleggia tra ballad sognanti e atmosfere rarefatte. 

Beauty in Chaos

Behind the Veil

(33.3 Music Collective)

darkwave, shoegaze

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Beauty in Chaos Behind the Veil recensioneUn drappello di voci femminili alla corte dei Beauty in Chaos. Il nuovo album, Behind the Veil, veleggia tra ballad sognanti e atmosfere rarefatte.

A due anni di distanza da The Storm Before the Calm con l’indimenticabile singolo The Delicate Balance of All Things ft. Wayne Hussey, il collettivo americano Beauty in Chaos torna con Behind the Veil (33.3 Music Collective), nuovo attesissimo album anticipato dai singoli Orion ft. Whitney Tai e Kiss of the World ft. Elena Alice Fossi.

Prodotto, registrato e mixato dal produttore Michael Rozon, il full-lenght vede i contributi di sole voci femminili, partendo dalle vecchie conoscenze; Tish Ciravolo, Cinthya Hussey e Betsy Martin per arrivare alle new entry; Whitney Tai, Elena Alice Fossi (Kirlian Camera) e Pinky Turzo.

Michael Ciravolo, padre del progetto BIC, racconta: Il concetto base di questo disco tutto al femminile ha iniziato a prendere forma quando abbiamo programmato Stranger ft. Kat Leon come traccia di chiusura di The Storm Before The Calm, brano abbastanza diverso dal resto del disco che però si è trasformato in una guida perfetta per la direzione del nuovo lavoro, in passato la nostra formula è stata quella di far seguire un album di remix alle nostre pubblicazioni, questa volta ho deciso di cambiare un po’ la sceneggiatura e includere un remix per ogni canzone.

Così, oltre alle sei tracce inedite, Behind the Veil, annovera sette versioni remix curate da Tim Palmer, MGT, John Fryer, Statik, Tommy Hatz, Julian Shah-Tayler e Michael Rozon, Ciravolo però, avendo ancora molto materiale a disposizione, ha convinto la label a pubblicare Further Behind The Veil, doppio LP in edizione limitata, con gli ulteriori remix di Paul Wiley (Marilyn Manson), Sin Quirin (Ministero), Kitty Lectro, Bentley Jones, Roman Marisak, Kevin Kipnis, Julian Shah -Tayler e The Phoenix Supernova.

 

Il progetto Beauty in Chaos, nato nel 2017 dal genio creativo di Michael Ciravolo, presidente della Schecter Guitar Research e chitarrista di Jene Loves Jezebel, presenta in contemporanea il video di Grasp The Stars ft. Betsy Martin (front-woman di Caterwaul) girato per omaggiare la scena ’87-’88 dello Scream, popolare club darkwave di Los Angeles dove gli Human Drama (ex band di Michael) e i Martin’s Caterwaul erano chiari punti di riferimento.

La musica mi ha riportata in un luogo dove ho provato una pioggia di meteoriti emozionali. A volte ci creiamo infelicità con la manipolazione provocata dal dolore che causa confusione, dice Betsy Martin, la musica percorre un cammino celestiale verso la calma dopo una tempesta.

Questa peregrinazione perseguita attraverso la sensibilità muliebre tocca le corde più intime e garbate dell’animo, non esiste frastuono, non compare alcun elemento di disturbo, al contrario ci si immerge in un un mondo ovattato e a tratti ancestrale dove tutto risulta leggero, dove il sogno prevale sulla veglia ed è facile perdersi sulla scia delle chimere.

Le tracce, solidamente concatenate le une alle altre, si susseguono senza soluzione di continuità, le voci si alternano, ognuna con il proprio fascino individuale ma unite a doppio  filo dallo stesso sentire in uno status perenne e persuasivo di romanticismo oscuro che a tratti regala un forte senso di pace interiore.

Tra tutte spiccano per intensità ed afflato poetico l’avvolgente Afterlife dove in una magnifica orchestrazione fluttua suadente la voce di Tish Ciravolo e la dolcissima Open Wound Heart con una immensa Cinthya Hussey che governa con infinita grazia un suono rarefatto ai limiti delle umane ragioni.

Behind the Veil è il disco perfetto per chi trova ancora il tempo e la voglia di sprofondare in una dimensione onirica lontana anni luce dalla realtà di violenza ed angoscia che, visti i tempi, occupa buona parte dei nostri giorni.

Behind the Veil è il ventre materno, caldo, rassicurante e difficile da abbandonare, se ne esce solo come fanno i neonati, con gli occhi umidi ed una sorta di profondo smarrimento.

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