Lydia Lunch: Big Sexy Noise

Chi già conosce la poliedrica e trasgressiva Lydia Lunch non può non ascoltare questo Big Sexy Noise. Chi invece non la conosce, fra le altre cose, non può non ascoltare questo Big Sexy Noise. Chiaro?
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Chi già conosce la poliedrica e trasgressiva Lydia Lunch non può non ascoltare questo Big Sexy Noise. Chi invece non la conosce, fra le altre cose, non può non ascoltare questo Big Sexy Noise. Chiaro?
Ascolto Wandering ed ho davvero serie difficoltà nel declinare in parole (ancora una volta) l'eccezionale talento di Enrico Pieranunzi, meglio di quanto non faccia la su musica
Adatto alla stagione e di piacevolissimo ascolto, il secondo lavoro in studio di questa cantautrice folk made in USA
Le suggestioni analogiche e digitali di due compositori che riescono a far vivere in immagini le otto tracce di questo bel lavoro dal titolo Contemporanea & Elettronica
Three Rooms, Some Songs, The Show… and a Suitcase Full of Bones... e ho detto tutto (del resto, non c'era più spazio). Leggi l'articolo!
Complicated Lines, nuovo disco per questa giovane band bolognese che miscela tecnica ed originalità con una buona dose d'incoscienza. Lavori in corso, ma si può attendere
Sweet People, quando il jazz non è mera esasperazione tecnica ma dimostrazione di incredibile armonia fra le parti e libertà espressiva
Sono passati venticinque anni, sette album insieme, ma il "trio del cuore", continua a sfornare (anche alla faccia di qualche critico che storce il naso), un capolavoro dietro l'altro. Ora è il turno di questo Dream Dance
Chi li definisce punk rock dovrebbe ripassare l'abc del punk, intanto. In Free Your Mind, gli Anarbor, propongono più che altro, un rockettino orecchiabile e mediamente paraculo...
I Lucksmiths di First Frost sono ancora oggi rinchiusi in un congelatore, insieme ai Belle & Sebastian, da qualche parte in Scozia o forse in Australia
Un disco capace di far perdere l'equilibrio anche ai più sani di mente questo Watersports, esordio dei californiani Mi Ami
Un tuffo lungo e dolce nella tradizione americana anni 90, per questo quartetto californiano, alla prima prova sulla lunga distanza
Welcome to the Welcome Wagon, ovvero, un reverendo presbiteriano sconosciuto, la sua compagna, la mente e l’orecchio di Surfjan Stevens dietro il mixer
Ammetto che l'ascolto di Astrological Straits di Zach Hill, non ha per nulla giovato al mio mal di testa.
Merryweather Post Pavilion è capace di far concordare la critica sulle sue qualità ed allo stesso tempo (non potrebbe essere altrimenti) scatenare la reazione dei bastian contrari sulla sua presunta originalità.