Alexander Veljanov: Porta Macedonia

Alexander Veljanov è un personaggio sempre diviso tra cinema, teatro e musica. Il suo Porta Macedonia è un nuovo viaggio nell'immaginario dark-goth

Alexander Veljanov

Porta Macedonia

(Cd, Soulfood/Audioglobe, 2008)

dark-wave

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veljanov_portaEx Cantante degli Deine Lakaien, dediti a infarcire la dark-wave di sperimentazioni di vario genere, Alexander Veljanov s’è dedicato ben presto alla carriera solista. Questo Porta Macedonia arriva dopo parecchi anni di silenzio, in parte spesi tra cinema e teatro.

Dopo l’inizio fuorviante di Der Kongress, una nenia buona per un film orror, Nie Mehr mostra subito il “nostro” intento ad attualizzare la lezione dei Fields of the Nephilim, rimescolandoli in salsa elettronica e senza però eguagliarne le vette.

Non rinunciando a seminare nel disco archi e fiati, in un goffo tentativo di versare un alone di sperimentazione sul disco, Veljanov ha due grossi limiti: canta in maniera pressoché simile per tutto l’album e, non ultimo, le sue composizioni più affascinanti sono quelle che più ripescano a piene mani nel calderone del “già sentito” electro-goth anni ’80.

Davvero poco per un personaggio del suo calibro.

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Massimo Garofalo
Massimo Garofalo

Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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