The Crystal Method: Divided by Night (special edition)

Divided by Night è pieno di ospiti che lasciano il loro indelebile marchio di fabbrica sui Crystal Method, la faccia americana del big beat

The Crystal Method

Divided by Night (special edition)

(2Cd, Ingrooves)

dance, electronic, big beat

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crystal_method_divided_by_nightNegli anni ’90 erano additati come il futuro della musica, insieme a nomi come Prodigy, Chemical Brothers e Fatboy Slim.

A prescindere dalle alterne fortune dei nomi sopra citati, i Crystal Method sono quelli che forse meno hanno raccolto un vero successo di massa, rimanendo sotto i riflettori di critica e del più attento pubblico di appassionati, forse pagando pegno di essere inglesi ma “solo” di Las Vegas, ovvero di avere una provenienza geografica priva di una tradizione dance di questo tipo.

Ci riprovano con questo Divided by Night, anche in special edition con allegato un disco di remix.

L’idea di quest’album è quella di affrontare la dance da un po’ tutte le angolazioni, rendendo omaggio a “padri” come Peter Hook (New Order), qui col suo inconfondibile basso in due brani, ma anche a nuove leve come Justin Warfield dei She Wants Revenge (per uno degli episodi più riusciti dell’album, Kling to the Wreckage), o Emily Haines dei Metric (nonché moglie di Warfield). C’è da precisare che i nove (su dodici) pezzi dell’album che presentano guests di vario livello: sono stati scritti e pensati in collaborazione con l’ospite stesso, e tutti lasciano il loro segno – dall’hip-hop, all’indie alla techno – sulle canzoni in cui si sono “intromessi”.

I Crystal Method giocano sul sicuro, (ri)proponendo suoni e battiti per nulla innovativi, ma non per questo usati in modo pedissequo o banale. Anzi. A loro modo il duo di Vegas ha un marchio di fabbrica ben definito, che li pone decisamente sul versante big beat del continente dance.

Orecchiabile, attento alla melodia, comunque poco incline ai compromessi, Divided by Night è un disco divertente e divertito.

P.S.: il disco di remix contiene un brano altrimenti inedito, Play for Real, decisamente niente male, più nove versioni di brani già presenti nel primo disco. In buona sostanza affronta senza remore il lato più clubbing dei Crystal Method, quello che potrebbero essere e non osato nel primo disco, in nome di una accessibilità pop e a beneficio dei più.

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Massimo Garofalo
Massimo Garofalo

Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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