I am Sonic Rain: Hidden

Contemporaneo, dinamico, preciso e al contempo fluido: il terzo album degli I am Sonic Rain (Hidden) è un ensemble armonico perfettamente studiato nei minimi dettagli

I am Sonic Rain

Hidden

(Deep Elm Records)

post-rock

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recensione I am Sonic RainSe sei un musicista, sono molte le cose che possono influire sulla tua vita, sulle tue scelte e di conseguenza sulla tua musica. In primis, l’ambiente nel quale cresci e dal quale spicchi il volo. Nel caso degli I am Sonic Rain non c’è niente di più vero: sebbene Hidden, il loro terzo album in studio, suoni come un lavoro fuori dal tempo e dallo spazio, in realtà è permeato delle atmosfere rarefatte della pianura padana e dei profumi della storia secolare che caratterizza il nostro bel paese. Tutte queste sensazioni e percezioni si traducono in dieci pezzi fondamentalmente strumentali di ampio respiro, carichi di malinconia e al contempo di grande vigore.

Concepito appena dopo l’uscita di Between Whales and Feverish Lights, in realtà la gestazione di Hidden è durata anni. La problematica infatti non era tanto legata alla distanza fisica che separava i membri della band, quanto alla maniacale cura per i dettagli che ha permeato la scelta della strumentazione (rigorosamente vintage) e la registrazione dei suoni. A partire dalle chitarre, una fusione di segnali proveniente da 3 diversi amplificatori registrati separatamente e poi mixati, fino alle parti orchestrali, registrate dal vivo da professionisti.

I suoni si cullano su un’altalena di emozioni, in bilico fra inquietudine e dinamismo, freddezza e calore, alla ricerca di nuovi modi per comunicare sentimenti e impressioni. Già, perché delle dieci tracce realizzate dal quintetto trevigiano, solo Bastille è cantata da Andrea Sara, mente Sealand ospita la voce di Sui Liming, che declama una poesia in cinese.

Ogni brano si presenta ricco di variazioni, con esplosioni di chitarre che portano passioni e impulsi all’apice, per poi implodere in momenti di calma zen o dissolversi nel caos. Quel caos ordinato e chirurgicamente preciso a cui hanno dato vita gli I am Sonic Rain, permeando le loro atmosfere eteree e spaziali di un’energia latente capace di erompere in suggestioni pronte a portarvi in paesi (più o meno) lontani.

Ascolta Hiden degli I am Sonic Rain su Spotify

 

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Simona Fusetta
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