Twin Shadow: Confess

Atteso al varco dopo il sorprendente disco d'esordio, Twin Shadow arriva con Confess giusto in tempo per scaldare i cuori romantici in balia dei turbamenti tipici dell'estate

Twin Shadow

Confess

(CD, 4AD)

pop

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Twin Shadow - ConfessAtteso al varco dopo il sorprendente disco d’esordio, Twin Shadow arriva con Confess giusto in tempo per scaldare i cuori romantici in balia dei turbamenti tipici dell’estate.

Figlio di un barbiere caraibico, arrivato da bambino a New York, George Lewis Jr (questo il vero nome di Twin Shadow) conferma anche in Confess il suo amore sviscerato per il pop in voga negli anni ’80, ma anche per l’elettronica di Detroit.

Confess è una raccolta di canzoni tutte più o meno in tema di relazioni amorose in crisi e – rispetto all’esordio di Forget – dimostra una maggiore attenzione del “nostro” per la composizione dei testi, per il dancefloor (senza esagerare), e un timido maggior uso delle chitarre in levare.

Senza mai toccare il genio, conservando sempre una certa piacevolezza d’ascolto, Twin Shadow con Confess dimostra anche di aver metabolizzato la lezione del Morrissey periodo Smiths e di aver fatto suo il modo di costruire ritmiche a cui ci aveva abituato Prince (il singolo Patient), mentre Five Seconds sembra provenire dritta dritta dal repertorio degli Ah Ah.

Il gioco delle citazioni e dei rimandi potrebbe continuare ancora a lungo, ma per il momento ci accontentiamo di mettere in playlist, almeno fino a tutto agosto, uno dei più romantici e nostalgici album pop in circolazione. L’autunno porterà nuove oscurità.

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Massimo Garofalo
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Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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