Suz: One is a Crowd

Hip-hop, black music, pop, trip-hop, soul: tutto coincide in un unico flusso musicale su cui Suz poggia la sua voce nera-ma-non-troppo, con un occhio alla Bristol degli anni '90 e un orecchio teso dall'altra parte dell'oceano

Suz

One is a Crowd

(Cd, No Mad Records)

trip-hop

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suz-one-is-a-crowdCon lo zampino di alcuni musicisti (in forza o ex) dei Casino Royale, torna dopo tre anni Suz. Disco raffinatissimo e ricchissimo da un punto di musicale e di produzione, One is a Crowd è difficilissimo da catalogare (operazione in cui noi critici e criticoni generalmente invece ci troviamo a nostro agio).

Hip-hop, black music, pop, trip-hop, soul: tutto coincide in un unico flusso musicale su cui Suz poggia la sua voce nera-ma-non-troppo, con un occhio alla Bristol degli anni ’90 e un orecchio teso dall’altra parte dell’oceano.

Susanna La Polla, questo il vero nome di Suz, è perfettamente a suo agio tra citazioni shakespeariane, rimandi a colonne sonore, memoria del suo passato di corista reggae, ma soprattutto come autrice del primo disco pop veramente del 2013, anno in cui il sincretismo dei generi e sotto-generi del passato dovrebbe (finalmente!) lasciare il passo a qualcosa in cui i Massive Attack non solo dei “padri putativi”, ma qualcosa di assodato e dai cui (ri)partire per musiche che (in qualche modo) suonino nuove.

Suz ci riesce quasi sempre, se non quando incrocia (un po’ troppo) da vicino reminescenze r&b che francamente, seppure continuano ad impazzare nella modulazione di frequenza, il popolo indie lo hanno bello e che scocciato.

Poco male, perché One is a Crowd è davvero un bel disco, trasversale e con una caratura internazionale che (speriamo) faccia trovare a Suz spazio anche fuori gli angusti spazi di un Italia sempre più distratta.

 

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Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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