I maiali: Cvlto

Il noise e l'hardcore non sono un'esclusiva delle produzioni americane e I Maiali con Cvlto lo dimostrano con durezza e fierezza.

I maiali

Cvlto

(Overdub Recordings)

noise rock

_______________

 

recensione i maiali cultoCi sono band che trascorrono anni dentro cantine buie e umide in cerca di un proprio sound. Poi magari succede che qualcuno li noti, li porti in studio, gli offre un contratto e da quel momento si entra in una spirale che può essere molto rischiosa. Può snaturare la band, può portarla verso suoni molto distanti dalle origini, può cambiare connotati e look e infine ci sono band che invece, nonostante tutto, fanno l’esatto contrario: se ne fregano e vanno avanti per la loro strada, è il caso de I Maiali.

La band esiste dal 2016 e sin dall’inizio della loro carriera ha messo subito in chiaro due cose che li ha ben distinti nel panorama nostrano: la prima è di riportare il rumore nelle vite degli ascoltatori e la seconda che il grafico che curerà il loro packaging è un individuo che si fa chiamare Coito Negato.

Tutto chiaro? Abbiamo inquadrato una band con gli attributi e il loro ultimo lavoro Cvlto uscito fa per la Overdub Recordings ne è la prova ufficiale della loro genuinità e originalità.

Già sul finire dell’anno scorso, la band aveva pubblicato il singolo Ave che aveva fatto da apripista all’album che sarebbe stato pubblicato da lì a poco.

Un album che dura poco meno di mezz’ora ma che ti trascina dentro un mondo dove troviamo il noise rock alla Marlene Kuntz e l’hardcore alla Linea 77. Ma è la voce Francesco Foschini quello che ti rimane più impresso. Una voce rabbiosa, spesso effettata alla Marilyn Manson, che ti entra dentro e che scava sotto pelle interrogandosi sulla divinità (come nella canzone Cvlto), sull’oscurità in Abbandono o sulla relazione tra umano e animale in Carne che, a mio parere, rimane l’episodio meglio riuscito di tutto il lavoro.

Insomma ci troviamo di fronte ad un lavoro molto nichilista, un prodotto con un sound scuro e a tratti oserei dire satanico, ma nonostante un lavoro molto interessante nel panorama italiano a dimostrazione che un certo genere si può fare, e anche bene, nel nostro paese che non ha nulla da invidiare alle mega produzioni d’oltralpe.

Amazon Music Unlimited, tutta la musica che vuoi, dove vuoi, ad altissima qualità!


Gli ultimi articoli di Michele Larotonda

Condivi sui social network:
Michele Larotonda
Michele Larotonda

Michele Larotonda nasce a Potenza nel 1977, ma vive e lavora a Milano.
Scopre la sua passione per la scrittura durante i dieci anni trascorsi a suonare in una band in cui ricopre il ruolo di cantante e autore dei testi. Decisivo poi l’incontro con l’associazione culturale Magnolia Italia, grazie alla quale frequenta corsi di scrittura creativa e si avvicina al cinema scrivendo e realizzando cortometraggi che hanno avuto visibilità in alcune rassegne specializzate.
Scrive sulla rivista letteraria Inkroci, occupandosi di recensioni musicali, e sul blog letterario Sul Romanzo, dove recensisce libri. Ha pubblicato i libri “Sai Cosa Voglio Dire?” e “Il fascino discreto della Basilicata”.
“Il Sognoscuro” è il suo primo romanzo.

Articoli: 38