Ginko: Musica Ribelle

Il suono Reggae della capitale ha il profumo di una Musica Ribelle. Ginko dei Villa Ada Posse ce lo spiega nel suo album…

Ginko

Musica Ribelle

(Cd, Bizzarri Records)

reggae

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Parliamo di Musica Ribelle, capolavoro di Ginko, cantante reggae capitolino e storico membro della nota crew romana Villa Ada Posse.

A pochi mesi di distanza dall’uscita del disco Che colpa ne ho del collega Raina, che aveva confermato la vitalità della Villa Ada nella scena reggae italiana, Ginko ci regala il suo lavoro da solista, proponendo un disco colmo di collaborazioni di spicco provenienti dal panorama reggae attuale come Terron Fabio e Nandu Popu dei Sud Sound System, Lady Flavia e Raina della Villa Ada crew, Ras Tewelde e Lion D del collettivo Bizzarri.

Ed è proprio nel Bizzarri Studio che prende forma l’intero lavoro, dalla registrazione e missaggio al mastering a cura di Dario Casillo, fino alla targa, appunto, dell’etichetta modenese Bizzarri Records.

In questo album Ginko ci proietta in un viaggio ricco di esperienze. Le sue liriche sono accompagnate da riddim roots, new roots e dance hall firmate da alcuni tra i produttori migliori della nostra penisola.

Suggestiva la scelta di aprire il disco con la poesia Er cervo del poeta Trilussa, interpretata perfettamente da Ginko e accompagnata da uno stornello suonato da Gene (Eugenio Altimari) chitarrista della Shanty Band: un particolare Intro che concentra le tematiche trattate nel disco, traghettando l’ascoltatore verso la prima traccia, anche titolo dell’album, Musica Ribelle, un brano che inneggia alla cultura reggae con tutto l’amore di circa vent’anni di passione, cantato sul rebel riddim di Marco “The Magista” Evangelista.

A seguire Criminali, brano di denuncia verso il sistema e Casotto uno skit spiritoso che conferma il mood del disco ed anticipa il pezzo Non mi svegliate, dove Ginko riflette sul suo mondo perfetto; cantato sul riddim African Herbs che campiona una vecchia traccia di Bob (Robert Nesta) Marley, il brano sentitissimo è anche uno dei più esplicativi del concept del disco che porta comunque il marchio Villa Ada.

Prosegue con Il mappamondo, immancabile nelle esibizioni live, che si distacca dalle tematiche tipicamente reggae, ma resta perfettamente in linea al motivo principale del disco e ci racconta il viaggio mentale di Ginko attraverso un’analisi antropologica personale magicamente calzante sul riddim che Evangelista ha creato appositamente per questa traccia. Come fai, parla del tempo, Woman, è un interessante prospetto della donna nella società attuale e Colori affronta il tema della diversità tra le persone.

Ginko si rilassa nei successivi brani, Il suono del raggae e Zompa, allontanandosi dai toni sarcastici mirati a proporre spunti di riflessione, per focalizzarsi sulla cultura di cui fa parte e condividerne le regole non scritte.

Il disco continua con Ricordi, featuring Lady Flavia e Raina, line up fondamentale dei Villa Ada. Un brano dedicato alle amicizie dell’infanzia paragonate ad un tango da ballare insieme: la stessa base musicale è contaminata dalle note del tango e l’entrata di Lady Flavia danza divinamente nel ballo a … tre! Forse il pezzo più bello del disco, in particolare per la similitudine espressionista, insieme a Ti porto con me, una profonda canzone d’amore che rivela una straordinaria sensibilità femminea dell’artista.

Caratterizzato da poca innovazione tecnica accanto ad una metrica veloce, lo stile di Ginko, unico nel suo genere, echeggia le posse. Il tono dolce e nostalgico partner di un timbro di voce caldo, collaudano un disco che, nel complesso, regala dolcezza, una preziosa rarità da ritrovare nella società attuale.

Musica Ribelle si conclude con Sarà, dove Ginko propone il consiglio di cambiare visuale come strumento per rispondere a tutti i quesiti suscitati in itinere.

A voi l’ascolto, ideale nelle cuffie, in spiaggia, in macchina  …

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Daniela Muzi
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