Desolate Pathway: Valley of the King

Preparatevi a percorrere un sentiero desolato verso l’ingresso di una foresta ignota ma colma di leggende che vogliono solo essere scoperte, perché Valley of the King dei Desolate Pathway è li che vi condurrà

Desolate Pathway

Valley of the King

(Desolate Pathway)

doom metal

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Desolate Pathway- Valley of the KingValley of the King è l’album dei Desolate Pathway, un album composto di otto tracce in cui è possibile percepire le varie influenze metal che vanno dai Black Sabbath, Candlemass, My Dying Bride e Manowar, insomma, solo questi nomi dovrebbero spingervi a volerli ascoltare.

L’ep è senza dubbio ascoltabile da tutti anche da chi il genere non lo conosce o non è mai stato coinvolto totalmente dal genere. Tralasciando la voce che è armoniosa e ben si sposa negli arrangiamenti strumentali, ci tengo a fare un plauso alla chitarra che, se ascolterete questo album, vi renderete conto essere un elemento fondamentale in tutti i brani di Valley of the King.

Con l’ascolto dell’ep si viene catapultati in un sentiero desolato verso l’ingresso di una foresta ignota ma colma di leggende che vogliono solo essere scoperte. Entrando in questo luogo oscuro e misterioso, gli alberi cambiano forma sussurrando e tormentando. Le streghe fanno la guardia e gli avvoltoi aspettano che uno o più compagni cadano, e il piccolo esercito comincia a chiedersi se arriveranno mai al castello per incoronare il loro capo sul Trono di luci. Prendi questo sentiero e il tuo destino ti aspetta.

Una passeggiata poco tortuosa, non vi aspettate il metallo quello duro, quello che a molti fa storcere il naso, sì lo ammetto forse Shadow of the Tormentor può indurvi a credere che ci sia qualcosa che vada al di là, ma invece se ben si ascolta l’album nella sua interezza non può che venir apprezzato quel piccolo inciso di chitarra e batteria che sembrano voler esplodere, ma che implodono in un sound equilibrato agli altri brani.

In fin dei conti è una passeggiata in sentieri tortuosi ma senza fossi dai quali non si riesce a venir fuori facilmente. Se proprio devo dirvelo l’influenza più presente è proprio quella dei Manowar, li ho rivisisti, rivissuti e risentiti non solo nei temi, ma anche negli accordi e nella voce.

Sito: www.desolatepathway.co.uk

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Iolanda Pompilio
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