Dante: Via Gleno

"Siamo nati liberi ad inseguire sogni" è l'ultima frase di Via Gleno, l'album di Dante Brancatisano che racconta la sua esperienza dietro le sbarre del carcere di Bergamo. Bella storia in cui la musica esorcizza demoni e grande musica italiana

Dante

Via Gleno

(Eden Music)

rock italiano, pop, canzone d’autore

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Dante- Via GlenoForse qualcuno Dante Brancatisano se lo ricorda come leader dei Pitagorici. Forse qualcun altro ricorda la vicenda di mala giustizia che lo ha reso protagonista. Dante è stato arrestato nel 2003 con l’accusa di essere un capo bastone della ‘ndrangheta. È stato rilasciato tre anni dopo perché non colpevole con delle sintetiche scuse e con, si potrebbe pensare, un niente davanti a sé.

Invece Dante senza clamore ha tramutato questo “niente” in musica e parole.

Dalla drammatica detenzione di tre anni nel carcere di Bergamo sono nati il libro dal titolo Storia straordinaria di un uomo ordinario e l’album Via Gleno (Via Gleno è la via di Bergamo dove si trova il carcere).

Dante ci racconta la sua vicenda con semplicità e immediatezza. Dolore e malinconia non sono le costanti di Via Gleno: c’è sempre uno sguardo ottimista e positivo sul futuro come il “chissene frega dei guai” di Tutti fuori, prima traccia dell’album.

Via Gleno è un album notevole anche dal punto di vista strettamente musicale, hanno infatti collaborato importanti musicisti della scena italiana: Alfredo Golino alla batteria (già con Eros Ramazzotti, Laura Pausini, 883, Raf, De Gregori, Antonella Ruggero, Eugenio Finardi, Fiorello, Gianluca Grignani, Elisa), Andrea Braido alla chitarra e al basso (già con Patty Pravo, Francesco Baccini, Mina e storico chitarrista di Vasco Rossi), Ivan De Clemente a piano e tastiere, Andrea Innesto al sax (già con Vasco Rossi).

Se ci fosse un attimo è uno dei brani più intensi, si apre con il malinconico assolo del sax. La voce di Dante ha un timbro roco e pastoso ed è accompagnata e sostenuta armonicamente dal pianoforte, come da copione storico della musica leggera italiana. Il finale di Se ci fosse un attimo è affidato ad uno dei tanti assoli di Braido che costellano l’album, tecnicamente perfetti e sorprendenti all’ascolto.

Via Gleno è la title track dall’impatto decisamente forte: una voce recita il verdetto di condanna di Dante.

Piccola nomade è una delle migliori prove vocali di Dante, è una canzone dolcemente spontanea in cui sembra che la musica sgorghi naturalmente, senza fatica. Bello il testo che è un affresco di vita contemporanea tra il cambio di colore del semaforo.

Via Gleno si chiude con Siamo nati liberi che già dal titolo si denuncia come inno programmatico della storia e della poetica di Dante.

La voce di Dante, la continuità della narrazione, la bravura dei musicisti fanno di Via Gleno un album compatto e stilisticamente ben inserito nell’ambito della canzone italiana cui accostrarsi scevri da qualsiasi preconcetto.

 

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