Bush: The Sea of Memories

Tornano i Bush a 10 anni di distanza dall'ultimo lavoro. Questo The Sea Of Memories purtroppo fa rimpiangere Razorblade Suitcase e si rivela poco ispirato. Peccato!

Bush

The Sea Of Memories

(Cd, Zuma Rock Records)

alternative rock, post-grunge

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Bush- The Sea Of MemoriesTornano i Bush con il nuovo album The Sea Of Memories, a 10 anni di distanza dall’ultimo lavoro Golden State. Il sound della band è rimasto sempre quello conosciuto, seppure  dei componenti originari siano rimasti solamente il leader Gavin Rossdale e Robin Goodbridge alla batteria.

The Mirror Of The Signs  apre il nuovo lavoro, con un sound energico che introduce alla seconda bellissima traccia The Sound Of Winter, il brano scelto come secondo estratto dall’album.

Di buona fattura anche All My Life che precede The Afterlife, primo singolo pubblicato (anche se con il titolo Afterlife): purtroppo quest’ultimo sembra una banale imitazione degli ultimi Red Hot Chili Peppers e lascia un po’ sorpresi.

Con la ballad All Night Doctors si torna su binari qualitativamenti discreti, seppur privi di originalità e anche Baby Come Home si mantiene tale con un sound abbastanza affine a quello degli ultimi Incubus.

Molto interessante Red Light che risulterà uno dei brani più forti dell’album, sia per composizione che per carica emozionale.

Anche She’s A Stallion si rivelerà come un brano molto potente; purtroppo I Believe In You e Stand Up, confermano l’idea di una band con qualche carenza di idee e suonano come “già sentiti” e poco ispirati.

Chiudono The Heart Of Matter e la ballata tenebrosa  Be Still My Love.

Un album che forse non porterà nuovi fans ai Bush e rischierà di allontanare anche alcuni dei proseliti della prima ora.

 

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Fabio Busi
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