Tanks And Tears: recensione di Timewave

Per gli amanti del dark e della wave che hanno caratterizzato gli anni '80, consigliatissimo questo Timewave, secondo lavoro dei toscani Tanks And Tears.

Tanks And Tears

Timewave

(Swiss dark Nights Records)

darkwave, synthwave

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Giungono al secondo album i toscani Tanks And Tears che – con questo Timewave – proseguono il lavoro iniziato col precedente Aware datato 2017.

In questo secondo lavoro le sonorità virano maggiormente sulla darkwave dei primi anni 80 e a tratti si fanno più cupe e meno immediate.

Dopo una breve Intro, Timewave uno dei due singoli estratti dall’album sta in bilico fra Joy Division e Clan Of Xymox, con un sound puramente eighties.

Sullo stesso stile prosegue Nightmare (già uscita nel 2022 e qua in versione remixata e rimasterizzata) seguita da una Darkside in salsa Bauhaus.

Il suono si sporca maggiormente in Crystal Ball che cresce fino ad esplodere nel finale.

Haze Of Lies, è uno dei brani più cupi dell’album, ma non per questo meno interessante.

Con l’ipnotica Galaxies e Vampire Bite si giunge a degna conclusione con S.O.F.T. che riporta le sonorità dominate dai synth all’inizio dell’album e chiude il cerchio.

Un album oscuro, introspettivo, pieno di pessimismo, a tratti quasi sfiduciato su temi come le relazioni sociali e la solitudine dilagante nel mondo odierno. Un vero album darkwave.

 

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Fabio Busi
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