Atari Teenage Riot: Is This Hyperreal?

Denuncia, attivismo e mobilitazione; tornano gli Atari Teenage Riot, che con il nuovo album decidono di rivolgersi alla generazione del social network. Il tutto sempre in salsa hardcore

Atari Teenage Riot

Is This Hyperreal?

(Cd, Digital Hardcore Recordings)

digital hardcore

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Atari Teenage Riot- Is This HyperrealTornano gli Atari Teenage Riot. Dopo cambi di line-up, scioglimento nel 2000 e una serie di concerti durante la reunion del 2010, Alec Empire è ora al fianco di CX Kidtronik e di Nic Endo, giapponese americo-tedesca entrata a far parte della band nel 1997.

Il ritorno del digital hardcore, termine con cui Empire ha persino coniato il nome della sua etichetta discografica.

Nonostante le sonorità cambino e si evolvano dall’electro anarco-punk delle origini, gli ATR mantengono la loro dura linea politico-sociale, con un orientamento verso l’ala sinistro-anarchica che in Is This Hyperreal? si fonde con una critica diretta alla ‘generazione di Google’.

Gli ATR nascono a Berlino nel 1992, da un gruppo di tre ragazzi (Empire, Hanis Elias e Carl Crak) che vanno contro alla tendenza del ‘no politics on the dancefloor’ promossa dalla scena musicale tedesca, tanto che l’album del 1997 Future of War fu bandito in Germania nel 2002. La band si fa conoscere oltre il confine con l’album del 1999 60 Seconds Wipe Out, per poi sciogliersi nel 2000 con una l’abbandono definitivo della cantante Elias, seguito dalla morte di Crak per overdose. La reunion avverrà solo nel 2010, in occasione di alcuni live in Europa.

A ben dodici anni dall’ultimo full-lenght, Is This Hyperreal? è trash-digital-industrial infiammato da testi politici e sociali, che si apre con un messaggio di attivismo politico creato a puntino per la internet generation. I brani si snodano tra richiami synth alquanto insipidi (Blood in My Eyes), una buona dose di basi hardcore e tech-metal (Codebreaker, Re-Arrange your Synapses) e parentesi che vanno da un inaspettato glam rock (Collapse of History) ad atmosfere più sognanti e basi techno retrò (Shadow Identity e Digital Decay).

Nonostante alcuni pezzi proprio non decollino (Black Flags), l’album contiene alcuni brani interessanti, dimostrando la solita propensione per il tema politico/sociale, come cita il testo “Music is a Weapon” nell’apertura di Activate. Il tutto è  corroborato da una potenza musicale che sembra ancora però faticare ad esprimere pienamente il proprio potenziale. Social network, trojan, lavaggio di cervelli; Is This Hyperreal? mantiene la linea critica degli ATR adeguandosi ai tempi che corrono, senza trovare però la formula giusta per esprimersi al pieno delle proprie potenzialità: “The internet / Is it worth the creation of a black hole that sucks up our time, creativity and friendships?” (Re-Arrange Your Synapses).

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