Gem Club: Breakers

Il ritorno dei Gem Club è come un viaggio cupo e malinconico, che vi serrerà nella sua morsa fino all'ultimo minuto. Alta intensità emotiva sconsigliata ai deboli di cuore

Gem Club

Breakers

(Cd, Hardly Art)

chamber pop, dream pop

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Gem Club- BreakersIl chamber pop è un genere malinconico, riflessivo, anche depressivo a volte. Il bello del chamber / dream pop però, è che quella atmosfera sconsolata e afflitta non fa percepire il ‘depressivo’ come un elemento negativo, ma lo rende affascinante a modo suo. Questa digressione è d’obbligo per un album come Breakers di Gem Club, in cui le nove tracce non danno un attimo di respiro all’ascoltatore, creando una sensazione di raccoglimento e tensione emotiva che non si allenta fino all’ultimo brano.

I Gem Club nascono dal del pianista e cantautore del Massachussets Christopher Barne, attorno al quale troviamo la violoncellista Kristen Drymala. Dopo l’EP di sei tracce Acid and Everything rilasciato lo scorso 2010, la band ha iniziato a raccogliere consensi in rete con commenti positivi dalla bibbia dell’indie Pitchfork, e a suonare affianco musicisti quali Chad VanGaalen. Il primo album è per la Hardly Art con il nome Breakers lo scorso settembre.

Breakers non è un album semplice, soprattutto per la profondità espressiva creata dal gioco di voci, il piano di Barnes e una varietà di strumenti che va dalla tromba al violoncello, per non lasciarsi scappare qualche base minimal. L’apertura di Twins crea l’atmosfera di raccoglimento che pervaderà tutto il disco, con una dolcezza agrodolce velata di tristezza. Da Adam Frei a Sigur Ros, le atmosfere intime si arricchiscono di zone di ombra (Red Arrow, I Heard the Party) e luce con la romantica 252. Non manca un qualche richiamo jazz in Tanager, accompagnato dal pianoforte solenne di Lands. A ballad più semplici e dirette come Breakers, si alternano canzoni più oscure Black Ships e la sorpresa della più solare chiusura di In Wavelengths, quasi a suggerire come, nonostante le avversità, ci sia sempre una speranza.

Nonostante ci si trovi di fronte ad un album molto impegnativo, Breakers saprà di sicuro ripagare coloro che gli dedicheranno il tempo necessario per interiorizzarlo. Solo non fate il mio stesso errore, e non riservategli un primo ascolto alla fine di una giornata molto lunga e faticosa.

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