Nada: recensione de La Paura Va Via Da Sé Se I Pensieri Brillano

Nada - una delle voci più apprezzate del panorama della musica italiana - torna con il nuovo album La Paura Va Via Da Sé Se I Pensieri Brillano: canzoni che scivolano via tra tessiture melodiche intrise di malinconia, ritmiche trasognate e parole che scaldano l'anima.

Nada

La Paura Va Via Da Sé Se I Pensieri Brillano

(La Tempesta Dischi, Santeria)

indie-folk, canzone d’autore

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A tre anni di distanza dal precedente È Un Momento Difficile Tesoro, Nada Malanima in arte Nada – una delle voci più apprezzate del panorama della musica italiana, sin da quell’esordio sanremese nel lontano 1969, a soli 15 anni – manda alle stampe il suo nuovo album intitolato La Paura Va Via Da Sé Se I Pensieri Brillano, edito per le etichette La Tempesta e Santeria.

Con la passione autorale che ne ha contraddistinto la longeva carriera e forte di un’esperienza pluridecennale nel mondo dell’arte – televisione, scrittura, musica e teatro – Nada si tuffa ancora una volta nel mare della contemporaneità, come chi non ha mai smesso di nutrire le proprie conflittualità interiori e, nonostante le dinamiche dei nostri giorni, continua a ribadire “io ci sono”, a smuovere le proprie emozioni e a indignarsi verso la disumanizzazione di una società sempre più indifferente nei confronti del suo ambiente, contro quel malessere quotidiano che coinvolge la forbice sociale dell’attualità, tra chi ha troppo e chi non ha niente.

Prodotto da John Parish (noto per le sue collaborazioni con PJ Harvey, Eels e Tracy Chapman) e anticipato dall’uscita dei singoli In Mezzo Al Mare e Chi Non Ha, La Paura Va Via Da Sé Se I Pensieri Brillano prende forma all’interno di dieci tracce inedite, mostrando un insieme di tessiture melodiche intrise di malinconia, di ritmiche ipnotiche e sognanti che scivolano via tra suoni riverberati, atmosfere dilatate e parole che scaldano l’anima (sulla falsariga di Senza Un Perché): canzoni scritte e composte dalla stessa poliedrica cantautrice livornese, divenuta col tempo una sorta di madrina della musica indipendente, da quando decise di allontanarsi definitivamente da certe logiche commerciali del mainstream discografico.

Anche in questo ennesimo step autorale – con la solita naturalezza espressiva e il suo inconfondibile timbro vocale, scanzonato, suadente, brioso e al contempo malinconico, disilluso e depresso – Nada è riuscita a trasformare le cadute e il dolore delle mancanze in determinazione e resistenza, assecondando quel desiderio mai troppo scontato di rimettersi in gioco e tornare a riconsiderare il significato essenziale della vita, al fine di poter guardare le cose con occhi diversi e infondere rinnovata fiducia, aggrappandosi a un filo di speranza, seppur sottile e tremolante.

 

Il messaggio tematico-emotivo de La Paura Va Via Da Sé Se I Pensieri Brillano ruota intorno a un sentimento di smarrimento generale, al sentirsi persi in un mondo che non riconosciamo più; siamo come minuscole gocce d’acqua in balia degli eventi, rimbalzati tra scogli e incertezze, in cerca di un’identità e immersi nella metafora di questo mare-ignoto in cui si può aspettare passivamente e affondare, oppure scegliere di buttarsi, godendosi i momenti e tornare a far brillare la vita sull’altalena dei sogni. Sebbene non sia affatto semplice, come ha affermato la stessa Nada in una recente intervista.

Ed è proprio in questo presente – ricoperto di cieli grigi come gli umori che indossiamo e i pensieri che girano nella testa – che abbiamo un disperato bisogno di sorrisi, di gesti che siano rassicuranti e magari di qualcuno che ci rapisca e ci porti via su un’astronave, regalandoci – ogni tanto – quella dose di leggerezza che serve a scrollarsi di dosso il peso delle nostre scelte. D’altronde, si sa, certi cuori rimangono zingari per tutta la vita.

facebook/nada

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