Minkus

L'album omonimo degli svizzeri Minkus è cantato in spagnolo, ma questo tocco "esotico" non basta a farli uscire dai clichet del nu-metal

Minkus

Minkus

(Cd, Alkemist Fanatix, 2008)

nu-metal

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Dalla Svizzera con furore. Seppure cantando prevalentemente in spagnolo.

I Minkus sposano in pieno il verbo del nu-metal, peccato che sia il genere che loro stessi sono completamente implosi in un clichet da cui tirarsi fuori è davvero difficile.

Chitarre grattuggiate, stop and go, voci gutturali, basso pessantissimo, batteria fragorosa e martellante: gli ingredienti ci sono tutti e sono messi insieme come il compitino ben eseguito di uno scolaro diligente, ma che fatica davvero molto a tirare fuori idee di prima mano.
Siamo infatti dalle parti di un vero e proprio saccheggio dell’aggressività dei Korn e delle aperture melodiche dei System of a Down. Tutto già sentito, quindi.

Peccato perché i Minkus sanno suonare abbastanza bene e avrebbero tranquillamente il potenziale mper dedicarse a cose decisamente più fruttuose. Se ne trovassero il coraggio.

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Massimo Garofalo
Massimo Garofalo

Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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