Loneload: Love Would Never Work

Primo progetto totalmente autonomo e autoprodotto per Loneload, nome d'arte dietro cui si nasconde la cantante e chitarrista Laura Liparulo

Loneload

Love Would Never Work

(Cd, Autoproduzione)

rock, grunge

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Loneload Love Would Never WorkUna presa di posizione molto netta e un progetto ambizioso caratterizzano l’opera prima del progetto chiamato Loneload, dietro cui c’è una one woman band, nella persona della cantante, autrice e chitarrista Laura Liparulo.

Alla base la necessità di esprimersi – e Liparulo lo fa con tatto ma anche con energia e disincanto; un passo più in là la volontà di prendere in carico su di sé l’intero processo creativo fino alla distribuzione – Love Would Never Work è in download gratuito sul suo sito – e alla promozione.

Introspettivo, amaro e disilluso proprio come fa presagire il suo titolo, l’album contiene dieci tracce per circa trenta minuti di ascolto – ispirate dal grunge anni ’90 e con delle venature vagamente dark. I brani sono distorti e nervosi, carichi di rabbia e malinconia (Load Of Pain, Silly Dead), con un sound sporco, urbano e appiccicoso (Bad Kitchen) alcuni taglienti e ossessivi, altri simili a una pioggia pesante, come To Alex. Personali e introspettivi i testi, che raccontano di delusioni e disillusioni.

Se le caratteristiche dei pezzi sono un po’ troppo compatte e forse i modelli un po’ troppo evidenti – spicca, ad esempio, lo stile mutuato dagli Hole nel cantato – l’album è comunque gradevole ed è un discreto punto di partenza da raffinare, personalizzare e su cui continuare a lavorare.

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Miranda Saccaro
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