Jules Not Jude: Clouds of Fish

Jules Not Jude, ovvero come fare musica con i piedi piantati a Brescia e la testa in giro per l’Inghilterra dei Beatles

Jules Not Jude

Clouds of Fish

(Cd, Recbedroom)

indie pop, brit pop

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Jules Not Jude- Clouds of Fish Il loro sanguigno indie pop scorre, di pari passo con l’amore per i Beatles, all’interno delle cinque tracce di Cloud of Fish, irriverente tributo al quartetto inglese. Intendiamoci. I Jules Not Jude propongono musica originale, sebbene il loro percorso artistico sia influenzato, nel bene e nel male, dall’estro e dalla creatività dei loro beniamini.

Sebbene la loro proposta musicale risulti decisamente più acustica e intimistica.

Un’innegabile vena romantica (My Neighbour in Love) li avvicina forse alle nuove generazioni di estimatori dei Bags four (Turin Brakes) con alcuni passi falsi (The Hospital e Winter Time), troppo compromessi con la radice. In Clouds of Fish si intravedono gli Oasis più ispirati, in Don’t Deny è la volta dei Travis.
Il risultato finale risulta piuttosto convincente anche se sprovvisto, in alcuni passaggi, di quel guizzo creativo capace di rendere accattivante e meno monotono il lavoro.

Sono davvero palesi ed eloquenti i momenti in cui in cui Simone Ferrari e Mirza Sahman, menti di questo progetto, richiamano la loro fonte, atteggiamento che nell’economia di questo Ep di debutto sostanzialmente li penalizza, rischiando di compromettere quanto di buono i Jules Not Jude inventano.

Insomma: i ragazzi devono e possono crescere davvero molto. Per ora vanno promossi, in attesa di una maturità non troppo lontana.

www.myspace.com/julesnotjude

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Carlo Raviola
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