Gintsugi: la recensione di Gintsugi EP

L'imperfezione più nitida e commuovente è racchiusa da Gintsugi all'interno del suo omonimo EP di debutto.

Gintsugi

Gintsugi EP

pop d’autore, elettro-pop, elettro-rock, lo-fi

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Gintsugi EP recensioneL’omonimo debutto discografico di Gintsugi è un insieme di imperfezioni e sbavature, rumori di fondo e melodie, che fondendosi danno vita a un’opera emozionante e cristallina.

Luna Paese, vero nome nascosto dietro al moniker dell’artista, propone quattro composizioni delicate nei suoni, ad eccezione della più dinamica Blind, ma intense nell’atmosfera e nello spirito, che riescono ad evocare una sensazione palpabile di leggerezza onirica e di dolce perdizione. All’interno di queste si mescolano influenze cantautorali e pop con una massiccia ispirazione elettronica e sperimentale, amalgamandosi in una salsa lo-fi che ne valorizza i difetti e le irregolarità, accantonando la matematica in favore della poesia.

Your Ghosts, canzone che apre le danze e dalla quale non sono stati eliminati i rumori dell’ambiente circostante, ci accoglie, infatti, con un giro di pianoforte vagamente fuori tempo su cui un falsetto altrettanto impreciso e graffiato sembra dettare la linea stilistica dell’intero progetto, lontano dall’asettica modernità fatta di correzioni ed auto-tune, ma non per questo senile, e desideroso di toccare i giusti tasti nella sensibilità dell’ascoltatore. A tal proposito, vincenti e indovinate risultano essere tanto Spiraling Down quanto Disarray, due simil-ballad emozionali e commuoventi che, attraverso composizioni calde e minimali, riescono ad avvolgere chi le ascolta come un mantello, trascinandolo in una dimensione notturna e di quieto smarrimento. Nel perseguimento di questo risultato ha, sicuramente, un ruolo di rilievo l’opera di missaggio e produzione a cura di Victor Van Vugt (Riverside Studios, Berlino).

Un lavoro imperfetto è la cosa migliore che potesse capitare alla musica nel 2021 e quanto proposto da Gintusgi ne è indubbiamente la prova. L’Outro dell’EP ci dona la possibilità di sbirciare attraverso un’immaginaria finestra per osservare una canzone, in questo caso Disarray, ancora incompleta e in fase embrionale, fungendo, tuttavia, anche da cliffhanger per le future pubblicazioni della poliedrica e promettente artista, lasciandoci con tanta curiosità e con le giuste aspettative.

Sito ufficiale di Gintsugi: www.gintsugimusic.com

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Alberto Maccagno
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