Garda 1990
Venti
(Floppy Dischi, È un Brutto Posto dove Vivere, Non Ti Seguo Records)
mmocore, postgaze, emocore
_______________
Il bolognese Davide Trana, in arte Garda 1990, pubblica il suo primo Ep in italiano chiamato Venti, una svolta linguistica intrapresa dopo tre anni di progetti in lingua inglese, con all’attivo un disco e non più come progetto solista, ma con un power trio che miscela echi emocore e postgaze.
Composto da 5 brani, Venti presenta strutture appaganti dal punto di vista sonoro, sostenute e ben bilanciate da un impianto melodico vibrante, con una intensità passionale della chitarra dissonante, limpida in alcune sessioni come Esserci, con arpeggi delicati e semplici, e molto rumorosa nell’assestare il colpo per fornire al brano quella epicità necessaria per impressionare le orecchie dell’ascoltatore come in Infra.
I brani sono intrisi di mestizia emotiva e di introspezioni classiche dei giovani di periferia un po’ persi, non mancano quelle ritmiche serrate che sostengono brani come Bordo e Martello, carichi di elettricità intrisa da effetti, e le urla di rabbia che fuoriescono nel crescendo. La tecnica strumentale dei tre componenti della band non dispiace, quel che serve per far vibrare le casse e cantare di ricordi dolorosi, inquietudini, sfoghi ribelli.
La resa vocale di questo Ep risulta infarcita di effetti, giacendo eterea sotto il suono, come se fosse più un elemento sonoro che il racconto che avvolge la canzone, e i testi a fatica si riescono a cogliere nel cantato, suggerirei una migliore attenzione a questo aspetto che nella musica nostrana reputo fondamentale.
Il risultato di questo EP è in parte interessante per le sue sonorità intriganti, resta da vedere se un lavoro di più lunga durata risentirà di stanchezza o potremo scoprire anche una loro fase maggiormente creativa in altri componimenti.

Gli ultimi articoli di Luca Paisiello
- La Methamorfosi: In Dolore - July 25th, 2022
- Zen Circus: recensione di Cari Fottutissimi Amici - May 28th, 2022
- Nudha: recensione disco omonimo - May 23rd, 2022
- Emanuele Colandrea: recensione di Belli Dritti Sulla Schiena - May 20th, 2022
- Le Pietre dei Giganti: recensione di Veti e Culti - April 22nd, 2022