Garbo: Come il Vetro

Che colore è Come il Vetro? Il colore della trasparenza, dietro il quale si vede tutto e anche e soprattutto oltre, ma anche un non-colore che li contiene tutti. Ma da dietro un vetro si è anche osservati, senza filtri se non quello del vetro stesso che, a volte, può anche essere colorato

Garbo

Come il Vetro

(Cd, Discipline, 2008)

pop d’autore

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Ha provato a raggiungere il successo di massa. E  per un po’ l’ha avuto. Senza cedere a compromessi. Mai. Ha fatto parte di movimenti artistici come quello del Nevroromanticismo, di cui ha scritto la colonna sonora. Ha continuato (sempre) a fare dischi fra il disinteresse generale dei grandi media. Ma è sempre qui con noi. Ha sperimentato molto, ma senza mai rinunciare alla forma canzone. E’ stato colpito da una brutta malattia, ma come un pugile che proprio non ne vuol sapere di andare ko s’è subito rimesso in piedi.
E’ Garbo. E ha un nuovo bellissimo disco in uscita in questi giorni.

Come il Vetro è il terzo e ultimo capitolo della personale trilogia dei colori di Garbo, che era iniziata con Blu (2002), ed era proseguita con Gialloelettrico (2005).
Che colore è Come il Vetro? Il colore della trasparenza, dietro il quale si vede tutto e anche e soprattutto oltre, ma anche un non-colore che li contiene tutti. Ma da dietro un vetro si è anche osservati, senza filtri se non quello del vetro stesso che, a volte, può anche essere colorato.

Luci, strade, mani, freddo, nuvole, pioggia: i temi (le parole) ricorrenti delle canzoni di Garbo ci sono tutti anche qui. Ma c’è soprattutto un album bellissimo, struggente, in cui il “nostro” rinuncia alle sperimentazioni elettroniche che avevano caratterizzato i suoi lavori con Luca Urbani (ex Soerba, ora solo socio con Garbo e Styloo della Discipline Records) a tutto vantaggio di canzoni dirette e immediate.

Come il Vetro è un album scritto, suonato e cantato col cuore e con coraggio, in cui Garbo alla soglia dei 50 anni ha ancora il coraggio e la forza di dire “voglio tutto” e “voglio morire giovane”, logica conseguenza del “vorrei regnare sulle cose che cambiano” di ormai ventennale memoria.

Siete fans di Garbo della prima ora? Qui c’è tutto quello che avete amato di lui e molto di più. Non conoscete ancora Garbo o siete troppo giovani per ricordavi “a Berlino che giorno è”? Non perdete tempo in mea culpa e correte e procurarvi questo disco (che tra l’altro ha un prezzo suggerito di 15,90 euro), scoprirete il senso più profondo della definizione “pop d’autore”. Scoprirete un artista con tante cose da dire (condivisibili o meno) e che non rinuncia mai a fare Canzoni che non stonerebbero in qualsiasi playlist radiofonica.

P.S.: al disco hanno partecipato: Tao, Elisabetta Fadini, Angelo Bellandi (Ovophonic), Andrea Soldani (Derivando), Rino Scarcelli, Luca Princiotta, Ilvo Guberti, Angela Fumagalli.

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Massimo Garofalo
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Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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